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2 febbraio 1984. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. L’anima trafitta.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1984

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2 febbraio 1984. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. L’anima trafitta.

«Nel momento in cui presento il mio Bambino Gesù al Tempio e il mio Cuore è ricolmo di materna beatitudine, nel vedere come lo Spirito ha svelato a due semplici ed anziane creature l’arcano disegno del Padre, la mia anima viene trafitta dalle parole profetiche che mi vengono rivolte: “Egli sarà posto come segno di contraddizione, per la salvezza e la rovina di molti… e una spada trapasserà la tua anima!”. Ecco così svelato anche il profondo mistero della mia divina e universale maternità. È un mistero di amore. Il mio Cuore di Madre si apre all’amore in maniera perfetta. Nessun’altra creatura può ormai possedere una così profonda capacità di amore. Se l’estensione dell’amore materno può essere misurata dal numero dei figli, pensate come deve essere grande l’amore della vostra Mamma Celeste, cui Gesù ha affidato come suoi figli tutti gli uomini. Quanto grande è il mio amore di Mamma! Esso abbraccia tutti e ciascuno in particolare, segue ognuno sul suo cammino, partecipa alle difficoltà, condivide le vostre sofferenze, vi aiuta in tutte le necessità, vi assiste nei pericoli, vigila nei momenti decisivi, nessuno mai abbandona o dimentica. Penetrate nel segreto del mio amore materno e sarete sempre consolati. È anche un mistero di dolore. Nel momento in cui dal Sacerdote il Bambino Gesù mi è ritornato tra le braccia e, a quaranta giorni di età, lo contemplo così bello e con la freschezza di un fiore appena sbocciato, la voce profetica del vecchio Simeone me lo fa contemplare con la mente già disteso sulla Croce: allora la mia anima viene veramente trafitta da una spada. Sono la Madre dall’anima trafitta. Perché anche mie sono ormai tutte le vostre ferite, o figli, come mie sono state quelle di mio Figlio Gesù. Vivete giorni di grandi sofferenze che aumentano sempre di più, specialmente per voi miei prediletti. Il tempo che vivete è segnato da ferite di ogni genere, causate da un persistente e generale rifiuto di Dio, da una grande dimenticanza dei vostri doveri, da un’abitudine diffusa di ignorare e non ubbidire più ai comandamenti della Legge di Dio. Nella Chiesa la confusione aumenta: troppo pochi sono quelli che accolgono il mio invito a lasciarsi formare e condurre da Me con l’umile docilità del mio Bambino Gesù. Così la tenebra si addensa nelle menti, nei cuori e nelle anime. Sono la vostra Madre dall’anima trafitta: sono accanto a voi per chiudere le vostre ferite. Non perdetevi d’animo. Pregate, fate penitenza, siate piccoli e docili, lasciatevi formare da Me, lasciatevi portare nel mio Cuore sulle acque tempestose. Coraggio. Soprattutto oggi la mia anima trafitta vuole riversare su di voi la pienezza della sua luce e della sua grazia. Vi racchiudo nel mio Cuore; ogni giorno vi porto al Tempio del Signore e dalle mie braccia materne vi depongo sul suo altare come vittime da Me preparate e a Lui gradite, per la salvezza del mondo».

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