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19 Marzo 1984. Solennità di San Giuseppe. Guardate al mio sposo Giuseppe.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1984

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19 Marzo 1984. Solennità di San Giuseppe. Guardate al mio sposo Giuseppe.

«Figli miei prediletti, guardate oggi al mio castissimo sposo Giuseppe che a tutti voi è di esempio nell’assecondare con amore, con purezza, con fede e perseveranza il disegno di Dio. Nella vita è stato per Me sposo casto e fedele, collaboratore prezioso nella custodia amorevole del Bambino Gesù; silenzioso e provvido lavoratore, attento a non farci mai mancare i mezzi necessari alla nostra umana esistenza, giusto e forte nel quotidiano adempimento del compito a Lui affidato dal Padre Celeste. Quanto amava e seguiva ogni giorno la mirabile crescita del nostro divin Figlio Gesù! E Gesù lo ricambiava con un affetto filiale e profondo: come lo ascoltava e lo ubbidiva, come lo confortava e lo aiutava! Anche in voi, figli prediletti, voglio che fioriscano quelle virtù, che tanto lo hanno reso perfetto nell’adempimento del suo provvidenziale disegno. Siano in voi il suo silenzio e il suo nascondimento, necessari in questi tempi perché possiate adempiere al disegno che vi ho affidato. Vivete lontano dal rumore e dal chiasso, dalle grida e dal frastuono da cui venite sempre più circondati. Mantenete la vostra quiete interiore, in un silenzioso colloquio con Gesù e con la vostra Mamma Celeste. Non partecipate mai a spettacoli profani e chiudete gli occhi alle facili seduzioni del mondo. Sappiate sottrarvi alla sottile tattica di perversione morale, oggi diffusa, in maniera così subdola e pericolosa, dalla stampa e dalla televisione. Non sciupate il tempo davanti al televisore, rubando così preziosi momenti alla preghiera e all’ascolto della mia parola. Sia anche in voi la sua purezza verginale, in un distacco che Io voglio più grande da voi stessi, dalle creature, dalle cose umane, per essere interiormente liberi e capaci di amare e di adempiere, con fedele perseveranza, qualunque cosa il Signore vi chiede. Imitate il mio amatissimo sposo Giuseppe nella sua preghiera umile e fiduciosa, nel faticoso lavoro, nella pazienza e nella grande bontà. Affidate voi e il mio Movimento alla sua potente protezione. Come ha saputo difendere la vita minacciata del Bambino Gesù, così ora difenderà questa mia Opera di amore, nei momenti in cui dal mio Avversario verrà attaccata e furiosamente combattuta. Con Lui e con il nostro divin Bambino Gesù, oggi vi incoraggio e vi benedico».

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