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Rubbio (Vicenza), 8 agosto 1986. Dopo la recita del Santo Rosario, messaggio dato a voce. Madre della Eucarestia.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1986

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Rubbio (Vicenza), 8 agosto 1986. Dopo la recita del Santo Rosario, messaggio dato a voce. Madre della Eucarestia.

«Figli prediletti, come il mio Cuore si riempie di gioia nel vedervi qui, in un sacerdotale pellegrinaggio di adorazione, di amore, di riparazione e di ringraziamento a Gesù, mio Figlio e mio Dio, presente nella Eucarestia, per consolari o di tanto vuoto, di tanta ingratitudine, di tanta indifferenza, di cui è circondato nella Sua reale presenza d’amore, in tutti i Tabernacoli della terra, da parte di tanti miei figli, soprattutto da parte di molti figli prediletti, i Sacerdoti. Grazie della gioia che date al Cuore di Gesù, che vi sorride compiaciuto, mentre trasale di tenerezza per voi. Grazie della gioia che date al profondo dolore del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Io sono la Madre del Santissimo Sacramento. Lo sono diventata col mio Sì, perché, nel momento della Incarnazione, ho dato la possibilità al Verbo del Padre di deporsi nel mio seno verginale e, benché Io sia anche vera Madre di Dio, perché Gesù è vero Dio, la mia collaborazione si è però concretata soprattutto nel dare al Verbo la Sua natura umana, che consentisse a Lui, seconda Persona della Santissima Trinità, Figlio coeterno col Padre, di farsi nel tempo anche Uomo, vero vostro fratello. Assumendo la natura umana, Gli è stato possibile compiere l’opera della Redenzione. Come sono Madre dell’Incarnazione, sono anche Madre della Redenzione. Una Redenzione, che si è compiuta dal momento della Incarnazione fino al momento della Sua morte sulla Croce, dove, a motivo della umanità assunta, Gesù ha potuto compiere quello che, come Dio, non gli era possibile fare: soffrire, patire, morire, offrendosi in perfetto riscatto al Padre e dando alla Sua giustizia una degna e giusta riparazione. Veramente Lui ha sofferto per tutti voi, redimendovi dal peccato ed aprendovi alla possibilità di ricevere quella vita divina, che è stata perduta per tutti, nel momento del primo peccato commesso dai nostri progenitori. Guardate Gesù mentre ama, opera, prega, soffre, s’immola, dalla Sua discesa nel mio grembo verginale fino alla Sua salita sulla Croce, in questa Sua perenne azione sacerdotale, per comprendere come Io sono soprattutto Madre di Gesù Sacerdote. Sono perciò anche vera Mamma della Santissima Eucarestia. Non perché Io Lo generi ancora a questa realtà misteriosa sull’Altare: questo compito è riservato solo a voi, miei figli prediletti! È un compito, però, che tanto vi assimila alla mia funzione materna, perché anche voi, durante la santa Messa e per mezzo delle parole della Consacrazione, veramente generate mio Figlio. Per Me Lo accolse la gelida mangiatoia di una Grotta, povera e disadorna; per voi Lo accoglie ora la fredda pietra di un Altare. Ma anche voi, come Me, generate mio Figlio. Per questo voi non potete che essere figli di una particolare, anzi particolarissima, predilezione di Colei che è Madre, vera Madre di suo Figlio Gesù. Ma Io sono anche vera Madre della Eucarestia, perché Gesù si fa realmente presente, nel momento della Consacrazione, per mezzo della vostra azione sacerdotale. Con il vostro sì umano alla potente azione dello Spirito, che trasforma la materia del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, voi rendete a Lui possibile questa Sua nuova e reale presenza fra voi. E si fa presente per continuare l’Opera della Incarnazione e della Redenzione e per compiere nel mistero il Sacrificio del Calvario, che ha potuto offrire al Padre a motivo della Sua natura umana, assunta con il Corpo che Io gli ho donato. Così, nella Eucarestia, Gesù si rende presente con la Sua divinità e col Suo Corpo glorioso, quel Corpo a Lui donato dalla vostra Mamma Celeste, vero Corpo nato da Maria Vergine. Figli, il Suo è un Corpo glorioso, ma non è uno diverso, non si tratta cioè di una Sua nuova nascita. Infatti è lo stesso Corpo che Io Gli ho dato: nato a Betlemme, morto sul Calvario, deposto nel Sepolcro e da lì risorto, assumendo però una forma nuova, la Sua forma divina, quella della gloria. In Paradiso Gesù, col Suo Corpo glorioso, rimane Figlio di Maria. Così quello che, con la Sua divinità, voi generate nel momento della Consacrazione eucaristica, è sempre Figlio di Maria. Io sono perciò Madre della Eucarestia. E, come Madre, Io sono sempre accanto a mio Figlio. Lo sono stata su questa terra; lo sono ora in Paradiso, per il privilegio della mia Assunzione corporea in Cielo; mi trovo ancora dove Gesù è presente, in ogni Tabernacolo della terra. Come il Suo Corpo glorioso, essendo al di fuori del limite del tempo e dello spazio, Gli consente di essere qui davanti a voi, nel Tabernacolo di questa piccola chiesa di montagna, ma, nello stesso tempo, Gli consente di essere presente in tutti i Tabernacoli sparsi in ogni parte del mondo, così la vostra Mamma Celeste, col suo Corpo glorioso, che Le permette di essere qui ed ovunque, si trova veramente accanto ad ogni Tabernacolo dove viene custodito Gesù. Il mio Cuore Immacolato Gli fa da vivo, palpitante, materno Tabernacolo di amore, di adorazione, di ringraziamento e di perenne riparazione. Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia. Voi sapete, figli prediletti, che dove si trova il Figlio, c’è sempre anche il Padre e lo Spirito Santo. Come, nella gloria del Paradiso, Gesù siede alla destra del Padre, in intima unione con lo Spirito Santo, così quando, chiamato da voi, si fa presente nella Eucarestia e viene deposto a custodia nel Tabernacolo, circondato dal mio Cuore di Mamma, accanto al Figlio c’è sempre la reale presenza del Padre, la reale presenza dello Spirito Santo, c’è sempre la divina e Santissima Trinità. Ma, come avviene in Paradiso, così accanto ad ogni Tabernacolo, vi è anche la presenza estasiata e gioiosa della vostra Mamma Celeste. Poi vi sono tutti gli Angeli, disposti nei loro nove Cori di luce, per cantare l’Onnipotenza della Santissima Trinità, con modulazioni diverse di armonie e di gloria, quasi a fare trasparire, in gradi differenti, la Sua grande e divina potenza. Attorno ai Cori Angelici, vi sono tutti i Santi e i Beati che, proprio dalla Luce, dall’amore, dalla perenne gioia e dalla immensa gloria, che parte dalla Santissima Trinità, ricevono un aumento continuo di una loro eterna e sempre più grande beatitudine. A questo vertice del Paradiso, salgono anche le profonde ispirazioni, le sofferenze purificatrici, la preghiera incessante di tutte le anime del Purgatorio. Ad esso vi tendono con un desiderio, con una carità che diventa sempre più grande, la cui perfezione è proporzionata alloro progressivo liberarsi di ogni debito, dovuto per la fragilità e per le loro colpe, fino al momento in cui, perfettamente rinnovate dall’Amore, possono associarsi al canto celeste, che si forma attorno alla Santissima e divina Trinità, che si trova nel Paradiso e dentro ogni Tabernacolo, dove Gesù è presente, anche nelle più remote e sperdute parti della terra. Per questo, accanto a Gesù, Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia. Io sono la Madre addolorata della Eucarestia. Alla Chiesa trionfante e purgante, che palpita attorno al centro dell’amore, che è Gesù Eucaristico, dovrebbe raccogliersi anche la Chiesa militante, dovreste raccogliervi tutti voi, miei figli prediletti, religiosi e fedeli per comporre, col Paradiso e col Purgatorio, un perenne inno di adorazione e di lode. Invece oggi Gesù nel Tabernacolo è circondato da tanto vuoto, da tanto abbandono, da tanta ingratitudine. Questi tempi sono stati da Me predetti a Fatima, per mezzo della voce dell’ Angelo, apparso ai bambini a cui insegnò questa preghiera: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Ti adoro profondamente, Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e della indifferenza di cui viene circondato…» Questa preghiera fu insegnata per questi vostri tempi. Gesù oggi viene circondato dal vuoto, formato specialmente da voi Sacerdoti che, nella vostra azione apostolica, girate spesso inutilmente e molto alla periferia, andando verso le cose meno importanti e più secondarie, dimenticando che il centro della vostra giornata sacerdotale deve essere qui, davanti al Tabernacolo, dove Gesù è presente e viene custodito soprattutto per voi. È circondato anche dalla indifferenza di tanti miei figli, che vivono come se Lui non ci fosse, e, quando entrano in Chiesa per le funzioni liturgiche, non si accorgono della Sua divina e reale presenza fra voi. Spesso Gesù Eucaristico viene messo in un angolo sperduto, mentre deve essere posto al centro della Chiesa, deve essere posto al centro delle vostre riunioni ecclesiali, perché la Chiesa è il Suo tempio, che è stato costruito prima per Lui e poi per voi. Amareggia profondamente il mio Cuore di Mamma il modo con cui Gesù, presente nel Tabernacolo, viene trattato in tante chiese, dove è riposto in un cantuccio, come fosse un oggetto qualsiasi da usare per le vostre riunioni ecclesiali. Ma sono soprattutto i sacrilegi che formano oggi, attorno al mio Cuore Immacolato, una dolorosa corona di spine. In questi tempi, quante Comunioni e quanti sacrilegi si compiono! Si può dire che ormai non vi è una celebrazione eucaristica, dove non si facciano delle comunioni sacrileghe. Se vedeste con i miei occhi, quanto è grande questa piaga, che ha contaminato tutta la Chiesa e la paralizza, la ferma, la rende impura e tanto ammalata! Se vedeste con i miei occhi, anche voi versereste con Me lacrime copiose. Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi oggi unforte richiamo al pieno ritorno di tutta la Chiesa militante a Gesù presente nella Eucarestia. Perché solo lì è la sorgente di acqua viva, che purificherà la sua aridità e rinnoverà il deserto in cui è ridotta; solo lì è il segreto della Vita, che aprirà per lei una seconda Pentecoste di grazia e di luce; solo lì è la fonte della sua rinnovata santità: Gesù nella Eucarestia! Non sono i vostri piani pastorali e le vostre discussioni, non sono i mezzi umani in cui voi riponete fiducia e tanta sicurezza, ma è solo Gesù Eucaristico che darà a tutta la Chiesa la forza di un completo rinnovamento, che la porterà ad essere povera, evangelica, casta, spoglia di tutti gli appoggi in cui confida, santa, bella, senza macchie e senza rughe, ad imitazione della vostra Mamma Celeste. Desidero che questo mio messaggio venga reso pubblico ed annoverato fra quelli contenuti nel mio libro. Desidero che venga diffuso in tutto il mondo, perché, da ogni parte della terra, oggi vi chiamo tutti ad essere una corona di amore, di adorazione, di ringraziamento e di riparazione, sul Cuore Immacolato di Colei che è vera Madre – Madre gioiosa, ma anche Madre tanto addolorata – della Santissima Eucarestia.

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