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Rubbio (Vicenza), 30 marzo 1991. Sabato Santo. Nel lungo sabato santo.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1991

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Rubbio (Vicenza), 30 marzo 1991. Sabato Santo. Nel lungo sabato santo.

«Figli prediletti, viviamo insieme questo giorno del sabato santo. Gesù riposa esanime nel nuovo sepolcro, ove è stato deposto. Io veglio nella fiducia, nella preghiera, nella speranza e nell’attesa. È il giorno del vostro spirituale riposo. È il primo giorno della mia spirituale maternità. In questi ultimi tempi diventi più forte il vostro impegno di vivere in unione di vita con la vostra Mamma Addolorata. È un lungo sabato santo, che sta ormai per finire. Allora diventi più intensa la vostra preghiera. Non lasciatevi assorbire né prendere dall’azione e da eccessiva preoccupazione. Nei momenti della sofferenza, nei dolori degli ultimi tempi che vivete, vi invito a vegliare con Me in assidua preghiera. Nel lungo sabato santo, che state vivendo, vegliate con Me nella fiducia e nella speranza. Nel sepolcro del vostro lungo sabato santo viene per sempre sepolta l’iniquità e la miseria umana; sono deposti il male ed il peccato, l’orgoglio e l’odio, l’impurità e la superbia, ogni forma di corruzione e di morte. Nel lungo sabato santo di questi vostri ultimi tempi, dovete soprattutto vegliare con Me nell’attesa. Ciò che mi ha reso più lieve il grande dolore di questo giorno, era la certezza che Gesù sarebbe gloriosamente risorto. Al sabato del sepolcro sarebbe succeduto il primo giorno della Resurrezione. Pur vivendo ancora il dolore, la fatica, la sofferenza, la morte di questo lungo sabato santo, vivete con Me nell’attesa. Gesù tornerà sulle nubi del cielo per instaurare il suo Regno di gloria e fare nuove tutte le cose. Figli prediletti, vivete con Me oggi, nell’attesa di questo suo ritorno».

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