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9 marzo 1979. Venerdì di Quaresima. La vostra liberazione è vicina.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1979

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9 marzo 1979. Venerdì di Quaresima. La vostra liberazione è vicina.

«Figli prediletti, guardate con Me i segni del tempo che vivete. I cuori degli uomini si sono raffreddati e il mondo è diventato un deserto. Ma dovete avere ancora più fiducia nella vostra Mamma Celeste. Guardate con Me il tempo che vivete e vedrete i segni del mio straordinario intervento. Quando spuntano sugli alberi le prime gemme voi pensate che l’inverno è ormai alla fine ed è vicina una nuova primavera. Vi ho indicato i segni del crudo inverno che ora sta vivendo la Chiesa nella purificazione, che è giunta al suo vertice più doloroso. La Sposa del mio Gesù appare ancora piagata e oscurata dal suo Avversario, che pare stia cantando la sua completa vittoria. Egli è sicuro di aver vinto nella Chiesa, per la confusione che ha sovvertito tante sue verità, per la indisciplina che ha fatto dilagare il disordine, per la divisione che ha attentato alla sua interiore unità, per la persecuzione diventata subdola e nascosta, e che l’ha nuovamente crocifissa. Ma ecco che, nel suo più crudo inverno, già spuntano i germogli di una vita rinnovata. Essi vi dicono che l’ora della vostra liberazione è vicina. Per la Chiesa sta per sorgere la nuova primavera del trionfo del mio Cuore Immacolato. Sarà ancora la medesima Chiesa, però rinnovata e illuminata, resa dalla purificazione più umile e forte, più povera, più evangelica, perché in Essa possa risplendere a tutti il Regno glorioso di mio Figlio Gesù. Sarà la nuova Chiesa di Luce, e già da ora si vedono spuntare sui suoi rami molte nuove gemme: sono tutti coloro che si sono affidati alla loro Mamma Celeste; siete anche voi, apostoli del mio Cuore Immacolato. Siete tutti voi, miei piccoli bambini, che vi siete a Me consacrati, che vivete del mio stesso spirito. Siete voi, fedeli discepoli di Gesù, che volete vivere nel disprezzo del mondo e di voi stessi, nella povertà, nella umiltà, nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella carità e nell’unione con Dio, mentre siete sconosciuti e disprezzati dal mondo. E giunto il momento di uscire dal vostro nascondimento per andare a illuminare la terra. Mostratevi a tutti come i miei figli, perché Io sono sempre con voi. La fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di oscurità, e vi consumi solo lo zelo per l’onore e la gloria di mio Figlio Gesù. Combattete, figli della Luce, piccolo numero che ancora siete. Molti seguiranno le vostre orme ed entreranno a fare parte della mia schiera, perché l’ora della mia battaglia è ormai giunta. Nel più crudo inverno siete voi le gemme che sbocciano dal mio Cuore Immacolato e che Io depongo sui rami della Chiesa, per dirvi che sta per giungere la sua più bella primavera. Sarà per Essa come una nuova Pentecoste. Figli prediletti, guardate con i miei occhi il tempo che vivete. Perseverate nella preghiera, nella sofferenza e nella speranza, perché l’ora della vostra liberazione è vicina».

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