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20 ottobre 1973. La luce del Vangelo.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1973

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20 ottobre 1973. La luce del Vangelo.

«Vedi come tutto ti stanca e ti lascia come vuoto, quando non fai ogni cosa con Me. 

E ti domandi: ma perché questo stranamente mi accade? Non sono forse le stesse cose che prima tanto mi prendevano e mi assorbivano tutto? Cosa ora è avvenuto in me? 

È avvenuto in te, o figlio, il fatto grande e decisivo della tua consacrazione a Me.

Questo atto è stato da Me preso sul serio ed ha in sé la capacità di cambiare realmente e di trasformare tutta la tua vita. Con l’atto della consacrazione tu hai messo nelle mie mani tutta la tua vita: ora essa mi appartiene, è mia. Io ne ho preso possesso ed ora, a poco a poco, sto trasformandola secondo il mio volere. Dolcemente ti porterò a quella perfezione che piace al mio Cuore, e a poco a poco ti trasformerò in una copia tutta simile a mio Figlio Gesù. Ti darò un nuovo modo di vedere le cose: vedrai con i miei stessi occhi. Tutto ciò che è del mondo ormai non ti potrà più interessare; anzi lascerà in te come una pena profonda. Dirai di queste cose: quanto sono vane, quanto sono inutili! 

Eppure quanti tuoi fratelli si lasciano guidare e dominare da esse: vedono secondo il mondo, vivono per il mondo, sciupano così per nulla il dono della loro esistenza!

Ti darò anche un nuovo modo di sentire: sentirai secondo il mio Cuore. Allora la tua capacità di amare e di soffrire verrà potenziata enormemente, perché sentirai, figlio, come sente il Cuore di tua Madre. Quale dolore sentirai per tanti che oggi rendono vana la redenzione di mio Figlio: tutti quelli che non vogliono Dio. Lo negano, Lo combattono. Quanta tenerezza proverai per tutti quelli che, senza loro colpa, si smarriscono, perché vittime ignare di questi errori. Quale apprensione sconfinata avrai per tanti tuoi fratelli Sacerdoti che, abbandonando Gesù e Me, non sono più fedeli al Vangelo: si fanno essi propagatori di tanti errori, sentono solo e giudicano come il mondo giudica e sente. Hanno ormai apostatato nel loro cuore, ma possono essere ancora salvati. Possono essere ancora salvati da Me. 

E ti darò anche un nuovo modo di pensare: penserai secondo il Cuore di Gesù e il mio Cuore materno, vedendo ogni cosa in Dio e da Dio, secondo lo Spirito di Sapienza.  Ti darò la Sapienza del cuore. 

Ecco: i Sacerdoti del mio Movimento devono tutti essere così. Poiché si sono a Me consacrati, devono sentire, vedere e pensare come Me, con Me, perché Io voglio prendere possesso di tutta la loro vita, voglio trasformarla, renderla immagine del mio Figlio Gesù, il primogenito di tanti altri miei figli. Che si lascino formare da Me, come bambini, con tanta fiducia e con tanto abbandono! 

Allora per loro mezzo, in questo mondo pervaso dalla tenebra, tornerà a splendere la luce del Vangelo. Questo è il compito dei miei Sacerdoti: essere questa luce nella grande tenebra che si sarà distesa su tutta la terra, perché, per loro ed in loro, Io sarò presente in mezzo ai miei figli, durante la grande purificazione, per salvarli nelle ore decisive. Per mezzo dei miei Sacerdoti Io otterrò la vittoria e vi sarà presto un nuovo mondo, tutto rinnovato dalla bellezza di mio Figlio e illuminato dalla sua luce».

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