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Un anziano ha detto: «Noi abbiamo inteso dire da alcuni santi

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Un anziano ha detto: «Noi abbiamo inteso dire da alcuni santi che avevano il Cristo parlante in loro del patto che univa quattro santi sacerdoti: costoro si erano dati tra loro la mano destra per impegnarsi a vivere in unione d’anima e di costumi in questo mondo e ritrovarsi così ancora insieme nel cielo, fiduciosi nella parola del Maestro che disse: “Se due di voi si accordano sulla terra a proposito di una faccenda qualunque da chiedere, ciò sarà loro fatto dal Padre mio che è nei Cieli”. E tre di loro che si dedicarono all’ascesi furono esicasti nel deserto, mentre l’altro li serviva per i loro bisogni. Accadde dunque che due morirono in Cristo e furono portati nel luogo del riposo. Due furono lasciati sulla terra, il servitore e un esicasta. Ora per un’insidia del funesto demonio, il servitore cadde nella fornicazione, e a uno dei santi dioratici fu rivelato che i due defunti supplicavano Dio per il servitore, dicendo: “Concedi che il fratello sia mangiato da un leone o da un’altra bestia selvaggia, affinché, lavato dal suo peccato, venga nel luogo in cui noi siamo e il nostro patto non crolli”.

E siccome il fratello era stato a compiere il suo abituale servizio e ritornava dall’esicasta, incontrò per caso un leone che cercò di ucciderlo. Ora l’esicasta, saputo il fatto perché gli fu rivelato, stette in orazione pregando Dio per il fratello, e subito il leone si fermò.

Dunque i due padri già defunti supplicarono Dio dicendo: “Noi ti preghiamo, Maestro, permetti che sia mangiato affinché venga con noi nella beatitudine e non ascoltare colui che intercede per lui sulla terra, o Santo”. Mentre l’anziano nella sua cella implorava Dio, con una preghiera molto insistente e con lacrime, d’aver pietà del fratello e di strapparlo al leone. Ora Dio esaudì il grido dell’anziano e disse ai padri che erano in cielo: “È giusto esaudire costui, poiché voi siete qui nel riposo, liberati dalle pene e dalle fatiche della vita, mentre egli è spossato e in lotta contro gli spiriti del male. Per questo è giusto concedergli la grazia piuttosto che a voi”. Sull’istante dunque il leone si ritirò dal fratello, e costui, essendo entrato nella cella, trovò l’anziano che stava piangendo per lui e gli raccontò tutto ciò che gli era accaduto e gli confessò il suo peccato. E avendo riconosciuto che Dio l’aveva risparmiato, fece penitenza e in poco tempo ritornò alla sua prima perfezione. Ora accadde che tutti e due s’addormentarono e morirono in Cristo e fu rivelato ai suddetti santi dioratici che i quattro erano in uno stesso luogo, secondo le infallibili promesse di Nostro Signore Gesù Cristo».
[N., 597 (P.E., III, 38, 10-14)]

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