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24 dicembre 1977. Notte Santa. Anche voi generate mio Figlio.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1977

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24 dicembre 1977. Notte Santa. Anche voi generate mio Figlio.

«Figli miei prediletti, chinatevi con Me sopra questa mangiatoia, dove mio Figlio, appena nato, ancora trema dal freddo ed emette vagiti di pianto. Adoriamolo insieme, perché è il vero Figlio di Dio. Voi siete da Me prediletti, perché siete i suoi Sacerdoti. Avete ricevuto un potere che tanto vi rende simili alla vostra Mamma Celeste. Quando celebrate la santa Messa, anche voi generate mio Figlio. Gesù si fa realmente presente nell’Ostia consacrata per mezzo della parola dei Sacerdoti. Se non ci foste voi, figli miei prediletti, mio Figlio non potrebbe rendersi presente nel sacramento dell’Eucaristia. Nell’Eucaristia Gesù è veramente presente con il suo corpo, con il suo sangue, con la sua anima, con la sua divinità. Voi Sacerdoti rinnovate la realtà di questa sua nascita nel tempo. Ancora oggi, come allora, questa sua venuta avviene nel mistero. Allora una grotta lo accolse, ora è la pietra di un altare. Le tenere sembianze di un Bimbo velavano la sua Divinità; ora la nasconde la candida apparenza del pane. Ma come allora nel piccolo Bambino, così ora nell’Ostia consacrata, è realmente presente il Figlio di Dio. In questa Notte santa il mio Cuore di Mamma viene nuovamente lacerato dal vedere come, anche fra i Sacerdoti, si diffondono dubbi sulla divina presenza di mio Figlio Gesù nel mistero dell’Eucaristia. E così si propaga l’indifferenza verso il Sacramento Eucaristico, si spegne l’adorazione e la preghiera, aumentano ogni giorno i sacrilegi di chi vi si accosta in stato di peccato mortale. Purtroppo anche fra i Sacerdoti aumentano coloro che celebrano l’Eucaristia e non vi credono più. Da alcuni di essi si nega la presenza reale di mio Figlio Gesù; da altri la si vuole limitare al solo momento della celebrazione della santa Messa; da altri ancora la si riduce ad una presenza solo spirituale e simbolica. Questi errori tendono a diffondersi, nonostante la dottrina sia stata chiaramente riaffermata dal Magistero, soprattutto dal Papa. Verrà il tempo in cui, purtroppo, questo errore sarà ancor più seguito; nella Chiesa quasi si spegnerà il profumo della adorazione e del santo Sacrificio. Giungerà così al culmine quell’abominio della desolazione che è già entrato nel Tempio santo di Dio. È per questo motivo che, in questa Notte santa, voglio raccogliere nel mio Cuore Immacolato tutti i miei figli prediletti sparsi in ogni parte del mondo. Vi invito a chinarvi con Me sull’altare ove anche voi generate Gesù nel mistero Eucaristico. Con Me adoratelo, con Me ricolmatelo di amore, con Me consolatelo, con Me ringraziatelo, con Me riparate per le offese, il gelo e la grande indifferenza di cui è circondato. Con Me difendetelo con la vostra vita, pronti a donare per Lui il vostro sangue. E così, in questa notte profonda, per mezzo di voi, Gesù tornerà a illuminare questo mondo che il suo amore misericordioso ancora vuole salvo».

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