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15 settembre 1986. Festa di Maria SS. Addolorata. Vi formo al patire.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1986

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15 settembre 1986. Festa di Maria SS. Addolorata. Vi formo al patire.

«Figli prediletti, imparate da Me a dire sempre Sì al Padre Celeste, anche quando vi domanda il contributo prezioso della vostra sofferenza. Sono la Vergine Addolorata. Sono la Madre della sofferenza. Mio figlio Gesù è nato da Me per immolarsi, quale vittima di amore, per il vostro riscatto. Gesù è il docile e mansueto agnello, che muto si lascia condurre al macello. Gesù è il vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo. Dal momento della Sua discesa nel mio seno verginale, fino al momento della Sua salita sulla Croce, Gesù si è sempre abbandonato al Volere del Padre, offrendogli, con amore e con gioia, il dono prezioso di ogni suo patire. Io sono l’Addolorata perché, come Madre, ho formato, ho cresciuto, ho seguito, ho amato ed ho offerto mio figlio Gesù, quale dolce e mansueta vittima, alla divina giustizia del Padre. Sono così diventata l’aiuto ed il conforto più grande al suo immenso soffrire. In questi tempi tanto dolorosi, Io sono ancora accanto, come Mamma, a ciascuno di voi per formarvi, aiutarvi e dare conforto a tutto il vostro patire. Vi formo al patire, nel dire con voi il Sì al Padre Celeste, che ve lo domanda, come vostra personale collaborazione alla Redenzione compiuta da mio figlio Gesù. In ciò Io, vostra Mamma Celeste, vi sono stata di esempio e di modello, per la mia perfetta cooperazione a tutto il patire del Figlio, così che sono diventata la prima nel collaborare alla sua Opera, con il mio dolore materno. Sono diventata vera Corredentrice ed ora mi posso offrire, come esempio a ciascuno di voi, nel donare la propria personale sofferenza al Signore, per aiutare tutti a camminare sulla strada del bene e della salvezza. È per questo motivo che, in questi sanguinosi tempi di purificazione, mio compito materno è quello di formarvi soprattutto al patire. Vi aiuto anche a soffrire, con la mia presenza di Mamma, che vi sollecita a trasformare ogni vostro dolore in un perfetto dono di amore. Per questo vi educo alla docilità, alla mansuetudine, alla umiltà del cuore. Vi aiuto a soffrire, con la gioia di donarvi ai fratelli, come si è donato Gesù. Allora porterete la vostra Croce con gioia, il vostro soffrire diventerà dolce e sarà la via sicura che vi condurrà alla vera pace del cuore. Vi conforto in tutte le sofferenze, con la sicurezza che Io vi sono accanto, come sono stata sotto la Croce di Gesù. Oggi, in cui i dolori aumentano da ogni parte, tutti avvertiranno, in maniera sempre più forte, la presenza della Mamma Celeste. Perché questa è la mia missione di Madre e di Corredentrice: accogliere ogni goccia del vostro patire, trasformarla in un prezioso dono di amore e di riparazione e offrirlo, ogni giorno, alla Giustizia di Dio. Solo così possiamo forzare insieme la porta d’oro del Cuore divino di mio figlio Gesù, perché possa fare discendere presto, sulla Chiesa e sulla umanità, il fiume di grazia e di fuoco del suo Amore Misericordioso, che farà nuove tutte le cose».

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