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1 novembre 1973. Festa di Tutti i Santi. La mia schiera fedele.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1973

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1 novembre 1973. Festa di Tutti i Santi. La mia schiera fedele.

«Voglio che ogni Sacerdote del mio Movimento e che Mi si è consacrato preghi, soffra ed operi sempre per riportarmi ancora in mezzo ai miei fedeli. 

Oggi più che mai chi trova Me avrà trovato la vita e riceverà dal Signore la salvezza. 

Il mio Avversario solo questo teme: e farà ogni sforzo per allontanarmi ancora di più dal cuore dei miei fedeli, per tenermi ancora più oscurata nella Chiesa. Ha ingaggiato con Me la sua più grande battaglia, quella decisiva, in cui uno di noi due uscirà sconfitto per sempre.

Ora, da molte cose, sembra che il vincitore sia lui, il mio Avversario; ma sono vicini i tempi del mio più grande ritorno e della mia completa vittoria. Con Me, nella lotta decisiva, voglio i miei figli Sacerdoti: saranno guidati da Me, saranno docili ai miei comandi, obbedienti ai miei desideri, sensibili alle mie richieste. 

Essendosi, con la loro consacrazione, lasciati da Me possedere, Io stessa in loro mi manifesterò e per mezzo di loro agirò per colpire al cuore il mio nemico e per schiacciargli il capo col mio calcagno.

Ma questi Sacerdoti devono ora incominciare ad agire; per loro voglio tornare in mezzo ai miei fedeli, perché è con essi, attorno ai miei Sacerdoti, che Io voglio formarmi la schiera invincibile. 

Ai fedeli aderenti al mio Movimento, Io domando: 

Che si consacrino in maniera speciale al mio Cuore Immacolato non curandosi di legami esterni o giuridici, ma solo di donarsi totalmente a Me, perché Io possa disporre liberamente della loro esistenza e ordinare tutta la loro vita secondo i miei disegni. 

Devono lasciarsi guidare da Me, come bambini. Devono tornare a pregare di più, ad amare di più Gesù, ad adorarlo di più nel suo Mistero Eucaristico, perché diventi il Sole che illumina tutta la loro vita. 

Quale gioia e quale dono di amore Gesù nell’Eucaristia comunicherà a questi fedeli a Me consacrati!

Recitino ogni giorno il santo Rosario, perché si affretti il mio grande ritorno.  

Che siano fedeli al Papa ed alla Chiesa a Lui unita, con la totale ubbidienza ai suoi comandi, prevenendo e assecondando i suoi desideri, propagando i suoi insegnamenti, difendendolo da ogni attacco, pronti a combattere fino alla effusione del sangue per essere sempre uniti a Lui e fedeli al Vangelo. Verrà presto un tempo in cui solo chi sarà col Papa riuscirà a restare nella fede di mio Figlio ed a salvarsi dalla grande apostasia che si sarà ovunque diffusa. 

Che osservino i Comandamenti di Dio ed attuino quanto mio Figlio Gesù ha insegnato per essere suoi veri seguaci. Così saranno a tutti di buon esempio. Lo siano specialmente con un austero modo di vivere, con il ripudio di una moda sempre più provocante ed oscena, con l’osteggiare in ogni modo il diffondersi di stampe e spettacoli immorali e questo continuo dilagare di un mare di fango che tutto sommerge.

Siano di buon esempio a tutti per la loro purezza, per la loro sobrietà, per la loro modestia. Fuggano tutti quei luoghi ove viene profanato il carattere sacro della loro persona. Formino attorno ai Sacerdoti la mia schiera fedele, il mio grande “Esercito Bianco”. Per mezzo di essi tornerà la mia Luce in mezzo alla grande tenebra e il mio candore immacolato in mezzo a tanta putredine di morte. 

Questi miei figli fedeli saranno da Me chiamati e formati per questo grande compito: preparare questo mondo alla grande purificazione che lo attende, perché possa finalmente nascere un mondo nuovo, tutto rinnovato dalla luce e dall’amore di mio Figlio Gesù che regnerà su ogni cosa».

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