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Gloria Polo – Capitolo 13

Sono stata alle porte dell'inferno - Testimonianza di Gloria Polo

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Gloria Polo – Capitolo 13

Capitolo 13

Dall’illusione alla verità. Testimonianza di Gloria Polo

RIPARARE I NOSTRI PECCATI

Come vi ho già detto, l’aborto è il peccato più grave agli occhi di Dio. Tante persone mi chiedono come riparare l’aborto. Infatti, non possiamo restituire la vita al bambino; ma nella Chiesa Cattolica abbiamo una benedizione tanto grande! Il sacramento della Riconciliazione. Nella confessione, Dio ci perdona, e ciò che il sacerdote scioglie sulla terra, è sciolto anche in Cielo. Gloria a Dio, per questo! Benedetto sia il Signore per la Sua Bontà! …Il Signore ci perdona, ma ricordate quello che Gesù disse alla donna adultera: che andasse in pace, ma non tornasse a peccare! “Va’ in pace e non peccare più”.

Un altro atto di riparazione è il “Battesimo d’intenzione”. Battezzare i bambini, come il sacerdote ha fatto oggi, in questa celebrazione, così che essi possano uscire dal Limbo. Vedete la saggezza della Chiesa Cattolica! Questi bambini entrano nella Gloria di Dio! Ora sono Angioletti, che pregano e intercedono per la nostra salvezza. Vedete la bellezza dell’“economia” di Dio! Vedete come Dio trasforma tutto per il nostro bene! Niente viene perduto! E quando una persona evangelizza sull’aborto, e un bebé si salva, anche questa è riparazione! Quando una donna abortisce, oltre a chiedere perdono a Dio nella confessione, e non abortire mai più, può anche contribuire a evitare altri aborti, di altre donne: facendo questo, ripara il suo peccato, enormemente! Questa è riparazione! 

LA MIA MANCANZA D’AMORE A DIO

La mia relazione con Dio era tristissima. Per me, Dio era Colui che cercavo solo se avevo problemi. Molte volte, quando ciò accadeva, correvo a chiderGli aiuto. Quasi sempre si trattava di problemi economici! Era una relazione totalmente economica, quella fra me e Dio! Era tipo “Bancomat”! Io mettevo la preghiera e la supplica, perché Dio mi mandasse il denaro! Volevo che Dio mi amasse e mi desse tutto, ma proprio tutto, però alla mia maniera! E che nessuno venisse a dirmi che facendo così peccavo, perché non lo gradivo! Il demonio mi addormentò la coscienza! Spesso, quando mi trovavo in difficoltà economica, passavo davanti ad un’immagine di Gesù Bambino, mentre uscivo di chiesa, e toccavo la sua manina dicendoGli: “Ascoltami! Dammi soldi, che ne ho bisogno!”.

Come alcuni fanno con Budda: gli sfregano la pancia, dicendogli di dar loro denaro! Così facevo io con Gesù Bambino! Figuratevi la mia faccia tosta! Che grande mancanza di rispetto! E il Signore mi mostrò come Lo addolorò il mio disamore e la mia mancanza di rispetto! Quanto dolore e vergogna sentivo, adesso! I soldi poi arrivavano, sì, ma sparivano subito! Era come se, quanto più depressa arrivavo, tanto più depressa rimanevo senza niente! Alla fine mi ritrovavo in una situazione economica sempre peggiore! 

Stando così le cose, una signora mi raccontò di aver attraversato anche lei una situazione simile, ma era andata da un pastore protestante che qualcuno le aveva raccomandato, e tutto era migliorato! Appena udii questo, le chiesi immediatamente dove fosse, perché volevo andarci subito! …Guardate la mia infedeltà! 

Andai dunque da quel pastore, che mi fece una preghiera imponendomi le mani, e mi fece comunicare alla loro maniera. Pensate, io ricevevo il Corpo e il Sangue del Signore, nella mia religione cattolica. Vado là, e mi fanno fare la comunione come se fosse la prima volta! 

Le loro celebrazioni erano molto animate: saltavano, applaudivano… Mi dicevo: che strazio quei preti cattolici così spenti e disgustosi, quelle Messe così noiose… Non c’è paragone con queste, che ci fanno sentire così bene, così gioiosi!

Là non credono nelle immagini, e dicono che quella delle immagini è idolatria. Perciò, non m’inginocchiavo più davanti al Crocifisso, perché era idolatria. Quando cominciai a frequentare queste chiese evangeliche, avevo una vicina, una vecchina assai povera, che abitava di fronte a casa mia; io l’aiutavo dandole i soldi per pagare la bollette della luce, dell’acqua, e a volte le facevo un po’ di spesa, perché potesse mangiare. Come potete immaginare, questa vecchietta era molto affezionata a me!

Ma quando non abbiamo Dio dentro di noi, anche le opere buone diventano luride, come i nostri peccati.

Dicevo, quando cominciai a frequentarle, le chiese evangeliche mi piacevano molto; infatti, oltre ad essere gioiose le loro celebrazioni, dicevano di legare gli spiriti di rovina, e cose simili.

Ora, quella vecchietta era cattolica, ma io usai l’amicizia che lei sentiva per me, e riuscii a convincerla, cominciando così a distruggere la sua fede. Per farla breve: a causa dei miei consigli e delle idee che le misi in testa, morì senza ricevere i sacramenti. Non li volle ricevere, perché non dava più importanza ad essi. Vedete come influenziamo quelli che sono vicino a noi! Quando dentro di noi c’è il male, finiamo per condurre gli altri, quelli che si avvicinano a noi, nei nostri stessi errori. Basta vedere ciò che feci io con quella vecchietta!

Quando però quel pastore protestante mi chiese la decima, m’infuriai; infatti, in quel periodo ero già in bancarotta e loro, per completare la mia rovina, mi chiedevano pure il 10% dei miei guadagni! …Fu così che mi passò completamente la “cotta” per il protestantesimo!

Gloria Polo – Capitolo 13