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24 dicembre 1974. Vigilia di Natale. Tutti dovete essere poveri così.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1974

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24 dicembre 1974. Vigilia di Natale. Tutti dovete essere poveri così.

«Passa queste ore della vigilia con Me, figlio. Dimentica ogni altra cosa e non lasciarti occupare da altro oggi. Rivivi con Me quei momenti di ansia e di dolorosa apprensione, in cui il mio Sposo riceveva un rifiuto ad ogni sua richiesta di ospitalità per quella notte. Dolore e apprensione non per noi, ma per mio Figlio Gesù che stava per nascere. Ogni rifiuto dato a noi era un rifiuto dato a Lui. Più volte, durante il giorno, aveva come bussato alla porticina del mio Cuore: era giunto il momento della Sua nascita ed Io, Vergine, dovevo donarlo maternamente all’intera umanità. Ma l’umanità non aveva un posto per riceverlo. Ogni porta che si chiudeva apriva una nuova ferita nel mio Cuore, che sempre più si schiudeva per generare nell’amore e nel dolore – in questo dolore – il mio Figlio Gesù. Lo accolse così solo la povertà di una grotta e il calore di un bue e di un asinello che durante il giorno ci aveva portati.

Rivivi con Me queste ore della vigilia, figlio, perché possa comprendere che è solo la tua povertà che ti ha attirato la predilezione di mio Figlio Gesù, che ti ha fatto il dono di essere Sacerdote prediletto del mio Cuore Immacolato. La tua povertà che ti fa essere solo e sempre così bambino; la tua povertà totale: di beni, di attaccamenti, di idee, di affetti. Essere povero vuol dire proprio possedere questo nulla. È questo nulla che attira la compiacenza di Dio e che solo è capace di accoglierla. Sacerdoti da Me prediletti: tutti dovete essere poveri così.

Per questo vi chiedo di essere solo bambini. Allora Io potrò condurvi sempre per mano e voi vi lascerete condurre con docilità. Ascolterete solo la mia Voce, perché non sarete ricchi di altre voci e di altre idee. E la voce e le idee, che Io vi comunicherò, saranno quelle di mio Figlio. Come sarà chiaro allora per voi tutto il Vangelo! Il Vangelo di mio Figlio sarà la sola vostra luce e voi, in una Chiesa pervasa dalla tenebra, donerete tutta la luce del Vangelo.

Non sarete ricchi di altri affetti. L’unico vostro affetto sarà il mio, sarà solo quello di vostra Madre. Ed Io, quale Madre vostra, vi porterò ad amare, di un amore totale, solo mio Figlio Gesù. Vi porterò al punto che non potrete più vivere senza di Lui: farò dell’amore a Lui la vostra stessa vita e Lui potrà veramente rivivere in voi. 

Figli miei prediletti: per questo ho bisogno della vostra povertà, della vostra umiltà, della vostra docilità. Non temete se il mondo non vi capirà e non vi accoglierà; c’è sempre il Cuore della Mamma che sarà la vostra casa e il vostro rifugio».

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