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Saskatoon (Canada), 15 settembre 1994. Festa della Madonna Addolorata. L’anima trafitta.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1994

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Saskatoon (Canada), 15 settembre 1994. Festa della Madonna Addolorata. L’anima trafitta.

«”Una spada trapasserà la tua anima”. Queste parole, dette dal vecchio Simeone, nel momento in cui offrivo al Signore il mio piccolo Bambino, si sono avverate durante il corso di tutta la vita terrena di mio figlio Gesù. Dalla infanzia insidiata alla sua giovinezza nascosta; dalla vita pubblica contrastata alla sua condanna al patibolo; dalla salita al Calvario alla sua morte sulla Croce: tutta la vita di Gesù è stata un compiersi perenne di questa profezia. Così è stato anche per la Chiesa, corpo mistico di mio figlio Gesù. Durante il suo cammino terreno, nel corso della sua storia intessuta di dolore e di sangue, quante volte la mia anima è stata trafitta da spada! Ma sopratutto in questi ultimi tempi, la vostra Mamma Celeste ha l’anima trafitta da immensi dolori. La mia anima è trafitta dal dolore di tutta questa povera umanità, che si è allontanata dal suo Signore, per seguire gli idoli del piacere e del benessere, dell’orgoglio e del denaro, dell’odio e della impurità. Come è grande il pericolo che essa possa giungere a distruggersi con le sue stesse mani! Allora, come Mamma preoccupata, Io intervengo per condurla sulla strada della conversione e della penitenza, del ritorno al Signore e della sua salvezza. Ma i miei straordinari interventi non sono accolti, anzi vengono spesso ostacolati ed apertamente rifiutati. La mia anima è trafitta nel vedere la mia Chiesa prostrata sotto il peso di una dolorosissima agonia. In essa si diffondono sempre più gli errori che portano alla perdita della fede; il peccato seduce le menti ed i cuori di tanti miei figli. Molti cedono alle lusinghe dei piaceri e cadono sotto la schiavitù di Satana, che è riuscito a sedurre tutta la terra. Il mio Papa viene sempre più isolato, deriso, criticato ed abbandonato; molti fra i vescovi ed i sacerdoti percorrono la strada della infedeltà e languono, come luci ormai spente; tanti lupi rapaci, in veste di agnelli, entrano a fare strage nell’ovile di mio figlio Gesù. Ormai la Chiesa è chiamata a vivere le ore della sua passione e della sua cruenta immolazione. La mia anima è trafitta per tante anime che si perdono e ogni giorno vanno all’inferno. Aiutatemi a salvarle. Aiutatemi con la preghiera, con la sofferenza, con il vostro amore, con la vostra fedeltà. Per questo vi domando di moltiplicare i vostri Cenacoli di preghiera nel tempo conclusivo della grande tribolazione. Così mi aiutate a salvare tanti miei poveri figli, che camminano verso la loro eterna perdizione. La mia anima è trafitta nel vedere in quale situazione è caduta questa grande Nazione in cui ti trovi. Essa è ritornata pagana, vittima del materialismo e della esasperata ricerca del piacere. La legge di Dio viene sempre più violata e si attenta ogni giorno al dono della vita con gli innumerevoli aborti che vengono compiuti. Grida a tutti, con voce ferma, il mio immenso dolore. Annuncia, senza timore, che il grande castigo è già incominciato e che, per essere salvati, dovete entrare al più presto nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Qui sarete da Me consolati e voi stessi darete conforto alla mia anima che, sopratutto in questi tempi, viene ancora trapassata da immensi dolori».

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