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Santuario di Castelmonte (Udine), 14 febbraio 1985 (Dopo la recita del santo Rosario). La mia e la vostra purezza.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1985

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Santuario di Castelmonte (Udine), 14 febbraio 1985 (Dopo la recita del santo Rosario). La mia e la vostra purezza.

«Miei figli prediletti, vi ho voluto qui oggi, in una giornata luminosa, con il cielo azzurro, il sole caldo e la neve che dona un tono di purezza alle alte montagne che fanno corona a questo luogo, ove sorge la Casa benedetta della vostra Mamma Celeste. Vi fascio con i miei raggi materni; vi illumino con la luce che parte dal mio Cuore Immacolato; vi ricopro del mio manto celeste per rendere anche voi sempre più puri. Io sono la Madre della purezza. Io sono la Madre sempre Vergine. Sono il candore immacolato, lo splendore di cielo che riflette sul mondo la luce della Santissima Trinità, l’alba che pone fine alla notte, la Madre della Grazia che allontana da voi ogni peccato, la medicina del Paradiso che, quale balsamo soave, chiude ogni vostra ferita. Io sono la Madre tutta bella: tota pulchra, tota pulchra! La mia anzitutto è una purezza di mente. Oh! la mia intelligenza è sempre stata orientata a cercare, a meditare, a custodire ed a vivere la Volontà del Signore. La sua Parola è stata da Me accolta con docilità e con verginità; sono stata sempre attenta a comprenderla ed a custodirla nella sua integrità. Durante tutta la mia esistenza, neppure l’ombra lontana di un dubbio o di un errore ha mai sfiorato l’integrità verginale della mia mente, aperta solo a ricevere il dono della divina Sapienza. Questa purezza di mente è stata la strada che mi ha condotto ad una più profonda purezza di cuore. Il mio Cuore è stato tutto formato per ricevere l’amore di Dio e per ridonarglielo, con lo slancio verginale e materno di una creatura coltivata nel giardino della Trinità, al sole divino di un Amore ricevuto e ricambiato in maniera perfetta. Nessun cuore umano ha mai amato e non potrà mai amare, come ha fatto quello della vostra Mamma Celeste. Esso si è schiuso come un fiore, che apre i suoi petali per riversare all’intorno candore, bellezza e profumo di cielo. Per questo Io ho potuto formare la carne e il sangue a Colui che è il Giglio delle convalli e che ama, in maniera particolare, i puri di cuore. Sono stata anche la più pura nell’amare il prossimo. Dopo Gesù, nessuna creatura ha potuto amare l’umanità come il Cuore della vostra Madre; in questo perfetto amore verso tutti si trova l’intima sorgente da cui sgorga la funzione della mia divina ed universale maternità. Dalla purezza di cuore, entrate ancora con Me nel più profondo della mia vita per scoprire come fui pura di anima. L’anima diventa impura quando è oscurata o velata anche da una piccolissima ombra di peccato. Un minimo peccato veniale deturpa il suo candore, sfiora e sciupa il suo incanto di luce. Io, per singolare privilegio, fui preservata dal peccato originale e sono stata riempita di Grazia. Durante tutta la mia esistenza, neppure per un istante, la mia anima fu mai sfiorata dal peccato neanche veniale: essa è sempre stata tutta luce, tutta bella, tutta pura. Se ogni anima creata da Dio, essendo spirituale ed elevata alla partecipazione della Sua divina natura, riflette la luce della Trinità, comprendete come nessun’anima potrà mai riflettere lo splendore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, come, quale specchio tersissimo, ha fatto l’anima della vostra Mamma Celeste. L’involucro che doveva avvolgere il prezioso tesoro di una perfetta purezza di mente, di cuore e di anima doveva essere questo mio corpo. Allora anche il mio corpo è stato tutto avvolto da una luce di inviolata purezza. Sono stata pura di corpo, non solo per averlo sempre custodito integro dal più piccolo peccato di impurità, ma anche perché il Signore in esso ha voluto fare rifulgere, in maniera prodigiosa, il suo divino capolavoro. Il mio corpo che, per la sua funzione materna, doveva aprirsi nel momento del dono del Figlio e rompere l’incanto della sua integrità, per un singolare privilegio, è rimasto intatto. Cosi ho potuto donarvi mio Figlio, restando integro l’involucro verginale, per cui, anche nel momento del mio dono materno, Io sono rimasta sempre vergine. Vergine prima del parto, perché ciò che avvenne in Me fu solo opera dello Spirito Santo. Vergine durante il parto, perché ciò che si compì in quel momento fu operazione della Santissima Trinità. Avvolta dalla Luce di Dio e dal suo segreto, solo davanti a Lui avvenne la nascita miracolosa del mio Figlio divino. Vergine dopo il parto, perché mai nulla turbò l’incanto inviolato del mio purissimo corpo, chiamato a custodire la mia anima immacolata, perché nella persona della vostra Mamma Celeste potesse risplendere, in maniera perfetta, il fulgore santissimo della divina Trinità. Difendete questo mio privilegio oggi da molti negato in maniera facile e banale; difendetelo sempre. E domando anche a tutti voi di essere puri. Quanto è grande la mia sofferenza nel vedere che, oggi, questa virtù non viene più insegnata e coltivata nei cuori dei giovani e degli adolescenti, anche di coloro che si consacrano a Dio. In nome di una falsa libertà vengono avviati ad esperienze che tolgono dalla loro anima questo incanto di Paradiso. Quanto è addolorata oggi la vostra Mamma Celeste nel vedere tante vite sacerdotali e consacrate inaridite dalla impurità, che si è diffusa ovunque come un terribile cancro! Ecco perché non riuscite più a comprendere il disegno di Dio, ad essere così semplici e piccoli da ascoltare con docilità anche la voce della Mamma Celeste. Solo ai puri vengono svelati i misteri del Regno di Dio. – Ai puri di mente, perché sanno riconoscere il Suo disegno ed accoglierlo con umiltà. – Ai puri di cuore, perché sono distaccati dai beni, dalle creature e dal proprio modo di vedere, che impedisce di ricevere la mia Luce, perché si vuole filtrarla e giudicarla attraverso la vostra umana e limitata intelligenza. – Ai puri di anima, che fuggono ogni piccola ombra di peccato, perché oscura la luce di Dio in voi e vi mette nella incapacità di accogliere il suo divino mistero. – Ai puri di corpo perché, consacrandolo a Dio col celibato o con il voto di castità, diventa più conforme a quello di Gesù Crocifisso ed illuminato dalla luce immacolata che riveste il mio corpo glorioso. Figli prediletti, vi voglio tutti puri di mente, di cuore, di anima e di corpo ad imitazione della vostra Mamma Celeste tutta bella. Allora, sul mondo di oggi, pervaso dal gelo e dall’odio, sarete la luce di sole che scende a riscaldare le anime e ad aprirle alla vita di Dio. Fra le nubi minacciose, che sono apparse sul momento presente dell’umanità, voi aprirete un lembo azzurro di cielo. Sulla palude marcia e putrida in cui si è ridotto il mondo, voi sarete uno specchio di purezza; in esso il mondo si rifletterà e sarà aiutato a trasformarsi lentamente in un nuovo giardino. Soltanto così, figli miei prediletti, potrete diventare i raggi che scendono dal mio Cuore Immacolato ad illuminare il terribile tempo di purificazione che vivete, e a donare a tutti il segno sicuro della mia presenza e della mia vittoria. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

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