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San Marco (Udine), 22 marzo 1988. La gloria di Maria.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1988

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San Marco (Udine), 22 marzo 1988. La gloria di Maria.

«Con quale gioia ho accolto l’atto della consacrazione al mio Cuore Immacolato, in questo giorno del tuo compleanno! Ho preso il tuo cuore e l’ho portato ancora più dentro nel mio materno giardino e l’ho deposto nella fornace ardente di amore del Cuore divino di mio figlio Gesù. Questo tuo cuore ormai tutto ci appartiene e vogliamo fare di esso uno strumento perfetto del nostro purissimo amore. Ti domando di amare sempre di più. Ama ogni giorno, in ogni momento della tua vita. Nulla turbi la purezza e la intensità del tuo amore. Ama la santissima e divina Trinità, glorificando il Padre, imitando il Figlio, accogliendo il Dono dello Spirito. Ama, con il Cuore divino di Gesù, tutti i tuoi fratelli, specialmente i più piccoli, i più poveri, gli ultimi, i disperati, gli emarginati, i peccatori. Sii tu il raggio luminoso del mio amore materno e misericordioso. Ama i tuoi fratelli Sacerdoti, specialmente i più deboli, i più fragili, quelli che cadono, quelli che sono imprigionati dalle catene delle passioni, specie dell’orgoglio e della impurità. Per loro immolati ogni giorno nel silenzio, nel nascondimento, nella umiltà, nella docilità. Diventa la dolce e mansueta vittima, da Me immolata, per il bene e per la salvezza di tutti i Sacerdoti. Ama sempre, senza stancarti mai. Ogni cosa sia fatta da te solo per amore. Il cammino che devi fare per Me, per amore. La Croce che devi portare, per amore. Il lavoro pesante che ti tocca compiere, per amore. I Cenacoli che porti avanti, per amore. I Paesi che attraversi, per amore. I continenti lontani che raggiungi, per amore. La preghiera intensa che ti chiedo, per amore. La sofferenza che ogni giorno ti domando, per amore. La stanchezza che ti prende, per amore. La sfinitezza che ti prostra, per amore. I tuoi limiti che ti mortificano, per amore. I difetti che ti accompagnano, per amore. Tutta la tua vita che mi doni, per amore. Soltanto allora sarai quaggiù la gloria di Maria. Soltanto allora potrai adempiere alla missione che Io ti ho affidato e farai fiorire nella tua persona, nella tua vita e nella tua opera il giardino delle mie più grandi e straordinarie meraviglie. Col mio Papa, con tutti i Sacerdoti miei prediletti, con i figli a Me consacrati, ti benedico con amore e con gioia».

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