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Roma, 20 novembre 1982. Ubbidienti, puri e poveri.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1982

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Roma, 20 novembre 1982. Ubbidienti, puri e poveri.

«Vivete nella mia materna predilezione, rispondendo al mio appello alla preghiera ed alla fiducia. Lasciatevi formare ogni giorno da Me, figli prediletti. Vi voglio docili ed ubbidienti al volere del Padre, nella perfetta imitazione di mio Figlio Gesù: per questo dovete essere sempre ubbidienti alla Chiesa. La virtù che Io amo di più nei miei figli Sacerdoti è quella della ubbidienza. Oggi dovete essere di esempio a tutti nell’ubbidire con gioia ai vostri Superiori, specialmente al Papa. Come è possibile che quando Lui parla, oggi da molti non viene più ascoltato? Quando Lui dà delle disposizioni, non è più ubbidito? A cominciare a non ubbidirgli sono talvolta alcuni miei figli Vescovi e miei figli Sacerdoti. In questa maniera la Chiesa viene veramente minacciata nella sua interiore unità. (…) Vi voglio puri nella mente, nel cuore e nel corpo. Nella purezza della mente vedrete con più chiarezza la Verità e le sarete sempre fedeli; il Vangelo di Gesù vi apparirà in tutto il suo divino splendore. Nella purezza del cuore giungerete alla perfetta comunione di amore con Gesù e da Lui sarete introdotti a comprendere il mistero della sua ardente Carità. Diventerete veramente capaci di amare tutti e la fiamma del suo fuoco vi brucerà e vi trasformerà. Nella purezza del corpo proverete la gioia di incontrarvi con Me e di comunicare sempre più con gli Spiriti celesti e con le anime dei vostri fratelli defunti; la forza dello Spirito vi trasformerà, rendendovi liberi dalle molte limitazioni della carne. Così diffonderete attorno a voi la luce della grazia divina e della santità. Il Celibato, voluto da Gesù e dalla Chiesa ardentemente domandato, sia da voi amato, stimato e vissuto: diventerete generatori di vita per un numero immenso di anime, anche di vostri fratelli Sacerdoti. Coraggio, figli miei amatissimi! Seguitemi sulla via del nascondimento e della umiltà. Vi voglio poveri di beni e di spirito. Solo così potrete capire le ansie e i dolori di tante persone e partecipare alle preoccupazioni ed alle sofferenze dei vostri fratelli più poveri: di quelli che non hanno lavoro e mezzi per vivere; degli emarginati e perseguitati; di quelli che sono considerati come niente, mentre sono per Me i tesori più preziosi. Chi incontrerà voi dovrà sentire la presenza della Mamma Celeste che, per mezzo vostro, ancora accarezza e consola, ancora aiuta anche materialmente, incoraggia e salva e tutti abbraccia e difende».

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