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Pescara, 2 maggio 1985. La vostra riparazione.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1985

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Pescara, 2 maggio 1985. La vostra riparazione.

«Camminate sulla strada che vi ho tracciato, senza lasciarvi prendere dalla sfiducia, né dallo scoraggiamento. Questa è l’insidia più pericolosa con cui oggi il mio Avversario cerca di frenare la forza della mia schiera vittoriosa. Così tenta di portare fra voi l’incomprensione e la divisione; vi fa sentire il peso delle difficoltà che gravano sull’esercizio del vostro ministero sacerdotale; accentua il senso di incomprensione e di emarginazione da cui talvolta venite circondati. Non fermatevi di fronte a queste insidie che Satana vi tende, perché sente la paura della mia schiera, che mi sono formata in ogni parte del mondo con i piccoli che hanno accolto il mio invito a consacrarsi al mio Cuore Immacolato. Rispondete con la più grande fiducia e con il vostro filiale abbandono in Me. Offritemi, con semplicità di bambini, tutto quello che vi capita: gioie e dolori; prove interiori e sofferenze fisiche; le numerose ferite della vostra anima e tutto ciò che, in qualsiasi maniera, diventa per voi fonte di soffrire. Rispondete con la preghiera che deve essere intensificata e continua. Allora avete da Gesù la forza di resistere a tutte le subdole seduzioni del Maligno; ricevete dallo Spirito Santo la luce della Sapienza che vi illumina e vi fa vedere ogni insidia pericolosa tesa sul vostro cammino; dal Padre vi è donata la gioia di un tenero e filiale abbandono alla sua divina azione, che, nella vostra vita, predispone ogni circostanza con amore per ciascuno di voi. In questo mese di maggio, a Me consacrato, intensificate anche la vostra filiale riparazione per il modo sacrilego e diabolico con cui viene presentata pubblicamente la vita della vostra Mamma Celeste. Tutto il Cielo trepida di sdegno di fronte al pubblico e grave oltraggio recato all’onore della vostra Mamma e Gesù in persona sta ormai prendendo le difese della Creatura da Lui più amata e glorificata. Non passerà molto tempo prima che un grande castigo colpirà tutta la vostra povera Patria, da Me tanto amata e protetta e che ha voluto pubblicamente permettere questo sacrilego oltraggio recato alla vostra Mamma Celeste. Il mio Cuore sanguina nel vedere come solo il primo figlio prediletto, il mio Papa, ha voluto pubblicamente protestare e riparare ed ha elevato la sua voce con un coraggioso atto di condanna. Ma nessun altro membro della Gerarchia ha avuto il coraggio di farlo; anzi alcuni Vescovi ed alcuni Sacerdoti hanno avuto l’ardire di giustificare pubblicamente questo orribile sacrilegio. Per questo ormai per la Chiesa è giunto il tempo della sua più grande divisione, della apostasia entrata al suo interno, che la condurrà a vivere il momento della sua più grave crisi, della persecuzione sanguinosa e terribile. Per questo vi invito a riparare in un continuo atto di preghiera e di penitenza, di fiducia e di filiale abbandono. Allora voi, miei figli prediletti, versate balsamo di amore sulle ferite aperte e sanguinanti del mio Cuore Immacolato e tanto addolorato».

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