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Merine-Lecce, 8 maggio 1986. Madre della Grazia e della Misericordia.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1986

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Merine-Lecce, 8 maggio 1986. Madre della Grazia e della Misericordia.

«Sono la Madre della Grazia divina. Sono la Madre del divino Amore. Sono la fonte della Misericordia. Figli prediletti, camminate sulla strada che vi ho tracciato in questi anni, se volete assecondare il mio materno disegno, per la salvezza di tutti i miei figli, particolarmente dei miei poveri figli peccatori. Siate voi le mie mani, che distribuiscono copiose grazie a tutti coloro che si trovano in qualunque necessità. In questi tempi voglio manifestarmi per mezzo di voi. Io desidero distribuire le mie grazie attraverso le vostre mani sacerdotali, che devono sempre aprirsi come aiuto e conforto per tutti. Versate balsamo su tante ferite dolorose; portate soccorso a chi si trova nella povertà e nell’abbandono; aiutate i sofferenti, gli emarginati, i piccoli, gli oppressi, i perseguitati a camminare sulla strada della fiducia e della speranza. Siate voi le mani della vostra Mamma Celeste, che sempre si aprono per versare la pienezza delle grazie su tutti i suoi figli! Siate voi il mio Cuore, che si apre per donare il suo amore materno! Amate con lo stesso battito del mio Cuore Immacolato. Vi siete a Me consacrati, perché vi possa formare alla perfezione dell’amore. Siate delicati e sensibili, puri e umili di cuore. Siate voi l’aiuto, che oggi Io voglio dare a tutti quelli che hanno bisogno di amore, per essere salvati. Amate i lontani e gli atei; amate anche coloro che vi perseguitano e vi rifiutano; amate tutti, senza alcuna distinzione di lingua, di razza e di religione. così ciascuno di voi diventa un battito del mio Cuore Immacolato, che scende su tutti, per donare il conforto del mio sicuro amore di Mamma. Siate voi gli strumenti della mia misericordia. Oggi l’umanità ha tanto bisogno della divina misericordia. Solo dalla misericordia può essere tutta rinnovata e salvata. Essa è ammalata per il suo ostinato rifiuto di Dio, che gli impedisce di camminare sulla strada da Lui tracciata, per condurla alla salvezza. È gravemente ammalata, perché è diventata incapace di amare. Il mondo si è ridotto ad un immenso deserto di amore: in esso fioriscono le erbe cattive dell’odio, della divisione, del peccato, dell’egoismo sfrenato, della impurità, della violenza e della guerra. Solo un grande miracolo della divina misericordia potrà salvare questa umanità smarrita e moribonda, che ha ormai toccato il fondo della sua estrema miseria. Ecco perché, in questi tempi, il mondo tutto è stato affidato al Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Siate voi, Sacerdoti a me consacrati, gli strumenti della mia materna misericordia. Allora farete spuntare ovunque nuovi germogli di vita e di santità, di purezza e di amore. Contribuirete così a costruire con Me, ogni giorno, cieli nuovi e nuova terra, come il frutto più bello della pienezza di grazie e di misericordia, che sempre vi dona il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste».

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