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Gerusalemme, 5 marzo 1982. Primo venerdì del mese. Gerusalemme nuova.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1982

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Gerusalemme, 5 marzo 1982. Primo venerdì del mese. Gerusalemme nuova.

«”Quante volte ho cercato di radunare i tuoi figli, come fa la gallina con i suoi pulcini, ma tu non hai voluto. Se tu avessi conosciuto i giorni della tua pace!”. Sento ancora l’accorato lamento di mio Figlio Gesù. Quante volte anch’io, da Mamma, vi ho chiamati per raccogliervi sotto le ali del mio amore materno. Ora sono giunti i giorni della tribolazione. I miei inviti non sono stati accolti. I miei interventi straordinari non sono stati creduti. Si è cercato di lasciare cadere nel vuoto tutto quanto ho fatto in questi anni, per venire incontro alle vostre necessità e per liberarvi dai pericoli che incombono su di voi. Come in Gerusalemme sono stati messi a morte i profeti, come in questa città è stato rifiutato, oltraggiato e condannato lo stesso Figlio di Dio, il Messia da secoli promesso e preparato, così ora nella Chiesa, nuovo Israele di Dio, troppe volte si è ostacolata, col silenzio e col ripudio, l’azione salvatrice della vostra Mamma, celeste profetessa di questi ultimi tempi. In tanti modi ho parlato, ma le mie parole non sono state ascoltate. In molte maniere mi sono manifestata, ma i miei segni non sono stati creduti. I miei interventi, anche i più straordinari, sono stati contrastati. Oh! Gerusalemme nuova, Chiesa di Gesù, vero Israele di Dio! Quante volte ho cercato di radunare tutti i tuoi figli, come fa la gallina con i suoi pulcini… Se tu avessi conosciuto i giorni della tua pace! Ma ora verranno su di te grandi tribolazioni. Sarai scossa dal vento della tempesta e dell’uragano; delle grandi opere, costruite in te dall’orgoglio umano, non rimarrà pietra su pietra. Nuova Gerusalemme, accogli oggi il mio invito alla conversione ed alla tua interiore purificazione. Così presto potrà risplendere sopra di te l’era nuova della giustizia e della santità; effonderai la tua Luce su tutte le nazioni della terra. Mio figlio Gesù instaurerà fra voi il glorioso Regno di amore e pace».

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