Home

Dongo, 28 marzo 1986. Venerdì Santo. Perché mi hai abbandonato?

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1986

Salva in Preferiti / Segnalibro
ClosePlease loginn

Non ancora registrato? Fallo ora!

Dongo, 28 marzo 1986. Venerdì Santo. Perché mi hai abbandonato?

«Sono oggi sotto la Croce sulla quale Gesù sta vivendo le ore della sua dolorosa agonia. Sento nel mio Cuore Immacolato di Madre, oppressa dal suo dolore, il grido del supremo lamento: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Sentite con Me oggi, figli prediletti, questo suo grido. Esso è come il vertice di tutto il suo patire, il culmine supremo di ogni dolore. Oh! rivivete con Me, Madre ferita ed addolorata, questi ineffabili momenti della sua passione dolorosa. L’agonia del Getsemani; il tradimento di Giuda; l’abbandono dei discepoli; il rinnegamento di Pietro; l’oltraggio e la condanna da parte del tribunale religioso; il giudizio davanti a Pilato; l’orribile flagellazione e la coronazione di spine; il suo doloroso salire al Calvario; lo spasimo delle mani e dei piedi trapassati dai chiodi e queste tre ore interminabili di atroce agonia, appeso alla Croce. Ecco l’agnello che muto si lascia condurre al macello. Ecco il vero Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Sul cuore di questo mite corpo di vittima immolata e crocifissa pesa ogni peccato del mondo, tutta l’iniquità redenta dal suo Sacrificio. “Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Su questo Cuore divino, tanto schiacciato ed oppresso che sente persino l’abbandono del Padre, pesa anche tutta la incorrispondenza e la ingratitudine della Sua Chiesa, nata, come candida Sposa, dal grembo di tanto suo patire. Perché, ancora oggi, nella sua Chiesa, Gesù continua ad essere abbandonato, rinnegato e tradito. È rinnegato da coloro che lo pospongono ai propri comodi, alla ricerca di se stessi, al gusto di venire accolti ed applauditi. La superbia porta molti a rinnegarlo con la parola e con la vita: Non conosco questo Uomo! È tradito anche da parte di quei Pastori che non si curano del gregge a loro affidato, che fanno silenzio per paura o per convenienza e non difendono la verità dalle insidie degli errori, e non proteggono le pecore dal terribile flagello dei lupi rapaci, che si presentano travestiti da agnelli. È abbandonato da tanti Sacerdoti e religiosi che lasciano lo stato della loro eccelsa vocazione o che non vivono nella fedeltà ai loro impegni e si lasciano completamente condurre dallo spirito del mondo in cui vivono. È rifiutato e respinto da molti fedeli che seguono ideologie oggi di moda, ma che propongono valori opposti a quelli del Vangelo e scendono a compromessi, pur di raccogliere sempre i consensi di tutti. Il venerdì Santo veramente oggi si ripete, in una forma immensamente più grande ed universale di quanto è successo nel momento della passione e della morte sulla Croce. Ad un gesto di allora corrispondono mille gesti di ora. Per questo nel suo corpo mistico che è la Chiesa, Gesù continua a ripetere il suo grido doloroso: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?” . È il dolore della vostra Mamma Celeste, che oggi si rinnova, vedendo ripetersi nella Chiesa le stesse sofferenze provate da Gesù in questo giorno del suo venerdì Santo. Vedete se vi è un dolore pari al mio! Partecipate al mio dolore per il dilagare del peccato, per l’apostasia che si fa sempre più grande a causa della perdita della fede da parte di molti, per l’infedeltà che aumenta come una marea e sommerge le anime. Mai come oggi, o Chiesa, tanto assomigli al tuo Sposo Crocifisso. È questa, anche per te, l’ora della tua agonia, del tuo abbandono, della tua dolorosa morte sulla Croce. Ma, nel tuo venerdì santo, accanto a te sta la Madre addolorata, che ti conforta e veglia in preghiera e nella ferma speranza della tua vicina e gloriosa resurrezione».

Salva in Preferiti / Segnalibro
ClosePlease loginn

Non ancora registrato? Fallo ora!

image_pdfimage_print
Radio Verbum TV