«Come sono contenta che sei qui con “x” (nome della persona in compagnia con don Stefano, di cui non viene indicata l’identità).
Dovete volervi bene proprio come due fratellini. I due miei figli, da me prediletti, che do in dono l’uno all’altro!
Voi dovete volervi bene, dovete gioire e soffrire assieme, per i miei disegni…
Per il Movimento dei miei Sacerdoti Io ho scelto te: per questo tu devi vivere; devi pregare, agire, soffrire, devi diventare santo: ecco il fine stupendo che Io pongo alla tua esistenza, o figlio!
Quanto vi amo, quanto vi guardo teneramente; come di cuore vi benedico!».