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4 gennaio 1975. Primo sabato del mese e dell’anno. Fedeli alla Voce mia e del Papa.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1975

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4 gennaio 1975. Primo sabato del mese e dell’anno. Fedeli alla Voce mia e del Papa.

«Quanto ho gradito la Santa Messa che in onore del mio Cuore Immacolato e Addolorato hai celebrato questa mattina nel mio venerato Santuario! Sei venuto come in un pellegrinaggio di preghiera, recitando il Rosario e cantando inni in mio onore. Ti ho già manifestato il mio compiacimento e tu lo sai: soprattutto nel momento in cui ti ho fermato e per mezzo di te ho benedetto tutti i Sacerdoti del mio Movimento, specialmente quelli geograficamente più lontani: quelli di lingua tedesca, francese e inglese, quelli della lontana America, quelli delle missioni dell’Africa e dell’ Asia. In questo momento, in ogni parte del mondo, tutti i miei Sacerdoti mi hanno particolarmente sentita vicina a loro: i miei figli che, in questo primo sabato del mese e dell anno, si sono spiritualmente uniti nel venerare il mio Cuore Immacolato. Miei figli prediletti, quale gioia e quale conforto voi date al mio Cuore di Mamma! Voi finalmente rispondete con il vostro sì generoso a quanto Io ho domandato a Fatima per la salvezza del mondo. Il vostro sì, Sacerdoti consacrati al mio Cuore: solo questo Io attendevo per incominciare ad agire. Ora, con voi, Io incomincerò la mia Opera. Per prima cosa questo mio Movimento si diffonderà ovunque. Radunerò da ogni parte del mondo i miei Sacerdoti prediletti che, quasi sospinti dalla forza irresistibile dello Spirito Santo, risponderanno e si riuniranno nella schiera dei miei Sacerdoti chiamati ad essere fedeli solo al Vangelo e alla Chiesa. Quando verrà il momento del terribile scontro con i Sacerdoti portatori dell’errore, che si metteranno contro il Papa e la mia Chiesa trascinando verso la perdizione un immenso numero dei miei poveri figli, voi sarete i miei Sacerdoti fedeli. Nell’oscurità che lo Spirito del male avrà ovunque diffusa, fra le molte idee errate che, sparse dallo Spirito della superbia, ovunque si affermeranno e saranno quasi da tutti seguite, nel momento in cui nella Chiesa tutto verrà messo in discussione e lo stesso Vangelo di mio Figlio sarà da alcuni annunciato come leggenda, voi, Sacerdoti a Me consacrati, sarete i miei figli fedeli. Fedeli al Vangelo, fedeli alla Chiesa. E la forza della vostra fedeltà vi verrà dall’esservi abituati ad affidarvi solo a Me, dall’esservi resi docili e ubbidienti solo alla mia Voce. Così non la voce di questo o quel teologo, non l’insegnamento di questo o di quello, anche se attirerà vasti consensi, ma solo la mia Voce ascolterete, figli. E la mia Voce vi ripeterà dolcemente solo quello che il Papa e la Chiesa a Lui unita annunzieranno. Fedeli alla mia Voce e a quella del Papa, sarete la schiera da Me preparata che difenderà la sua persona, che diffonderà il suo inascoltato insegnamento, che conforterà il suo abbandono e la sua solitudine. Sarete anche perseguitati: giungerà anche il momento in cui voi sarete la sola luce accesa, e potrete così, nella fedeltà al Vangelo e nella sofferenza, indicare ad una moltitudine di anime la strada della salvezza. E questa vostra luce, per mio intervento, non sarà mai del tutto spenta. Figli miei prediletti: sentitemi come Mamma accanto a ciascuno di voi. Ora i giorni passano e si avvicina il grande momento. Questa è l’ora in cui da ogni parte del mondo vi sto radunando per racchiudervi tutti nel mio Cuore Immacolato. Con l’aiuto della vostra preghiera e della vostra immolazione, Io potrò iniziare la mia battaglia e ottenere la mia grande vittoria».

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