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31 Dicembre 1984. Ultima notte dell’anno. I segni del vostro tempo.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1984

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31 Dicembre 1984. Ultima notte dell’anno. I segni del vostro tempo.

«Figli prediletti, passate in dolce intimità con Me le ultime ore dell’anno che sta per chiudersi. Quanti miei figli trascorrono nei divertimenti e nel clamore questi momenti e si ubriacano di vuoto, fra tante frivolezze e svaghi, spesso licenziosi e contrari alla Legge del Signore! Io vi invito invece a trascorrere queste ore in preghiera, in raccoglimento, in un silenzio interiore, affinché possiate entrare in un colloquio con Me, vostra Mamma Celeste. Allora, con la stessa confidenza di una madre con i suoi bambini, Io vi svelo le preoccupazioni, le ansie, le profonde ferite del mio Cuore Immacolato, e nel medesimo tempo, vi aiuto a comprendere e ad interpretare i segni del vostro tempo. Così potete cooperare al disegno di salvezza, che il Signore ha sopra di voi e che vuole realizzare attraverso i nuovi giorni che vi attendono. – Voi vivete sotto una pressante richiesta, fatta dalla vostra Mamma Celeste, che vi invita a camminare sulla strada della conversione e del ritorno a Dio. Figli prediletti, partecipate alla mia preoccupata ansietà di Madre nel vedere che questo mio richiamo non viene accolto, né seguito. Eppure Io vedo che l’unica vostra possibilità di salvezza è legata solamente al ritorno della umanità al Signore, in un forte impegno a seguire la sua Legge. Convertitevi e camminate sulla strada della grazia di Dio e dell’amore. Convertitevi e costruite giorni di serenità e di pace. Convertitevi ed assecondate il disegno della divina Misericordia. Con quanti segni il Signore vi manifesta il suo volere di porre finalmente un giusto freno al dilagare dell’empietà: mali inguaribili che dilagano; violenza e odio che esplodono; disgrazie che si succedono; guerre e minacce che si estendono. Sappiate leggere i segni che Dio vi manda attraverso gli avvenimenti che vi succedono ed accogliete i suoi forti richiami a cambiare vita ed a tornare sulla via che vi conduce a Lui. – Voi vivete sotto una preoccupata e costante richiesta della Mamma Celeste a restare nella vera fede. Eppure vedo, angosciata, che gli errori continuano a diffondersi, vengono insegnati e propagandati e così fra i miei figli diventa sempre più grande il pericolo di perdere il dono prezioso della fede in Gesù e nelle verità che Lui vi ha rivelato. Anche fra i miei prediletti, quanto è grande il numero di coloro che dubitano, che non credono più! Se vedeste con i miei occhi, come è vasta questa epidemia spirituale che ha colpito tutta la Chiesa! La ferma nella sua azione apostolica, la ferisce e la porta alla paralisi nella sua vitalità, rendendo spesso vacuo ed inefficace anche il suo sforzo di evangelizzazione. – Voi vivete sotto la mia tanto addolorata preoccupazione nel vedervi ancora vittime del peccato che dilaga, osservando come ovunque, attraverso i mezzi di comunicazione sociale, ai miei poveri figli vengono proposte esperienze di vita contrarie a quanto vi indica la legge santa di Dio. Venite ogni giorno nutriti con il pane avvelenato del male e abbeverati alla fonte inquinata della impurità. Vi si propone il male come un bene; il peccato come un valore; la trasgressione alla Legge di Dio come un modo di esercitare la vostra autonomia e la vostra personale libertà. Così si giunge a perdere persino la coscienza del peccato come un male e l’ingiustizia, l’odio e l’empietà ricoprono la terra e la rendono un immenso deserto, privo di vita e di amore. L’ostinato rifiuto di Dio e di ritornare a Lui, la perdita della vera fede, l’iniquità che dilaga e porta alla diffusione del male e del peccato: ecco i segni del tempo cattivo che vivete. Vedete pure in quanti modi Io intervengo per condurvi sulla strada della conversione, del bene e della fede. Con segni straordinari che compio in ogni parte del mondo, con i miei messaggi, con le mie così frequenti apparizioni, indico a tutti l’approssimarsi del grande giorno del Signore. Ma quale dolore prova il mio Cuore Immacolato nel vedere che questi miei richiami non vengono accolti, spesso sono apertamente rifiutati e combattuti, anche da coloro che hanno il compito di accoglierli per primi. Per questo oggi Io mi rivelo solo ai piccoli, ai poveri, ai semplici, a tutti i miei bambini che mi sanno ancora ascoltare e seguire. Mai come ora mi è necessaria una grande forza di implorazione e di riparazione. Per questo mi rivolgo a voi, figli prediletti, e vi invito a passare in ginocchio, in una continua preghiera con Me, le ore di questa ultima notte dell’anno».

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