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25 marzo 1980. Festa dell’Annunciazione del Signore. Il mio e il vostro «sì».

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1980

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25 marzo 1980. Festa dell’Annunciazione del Signore. Il mio e il vostro «sì».

«Figli prediletti, guardate oggi alla vostra Mamma Celeste nel momento in cui dice il suo “sì” alla Volontà del Signore. Questo “sì” è fiorito nella mia anima come frutto di tanto silenzio. Un silenzio interiore, nel quale abitualmente vivevo, orientandomi a cercare la sola Parola di Dio. Nel silenzio più profondo, il Verbo si comunicava alla mia anima, mentre la mia mente si apriva ad accoglierlo e il mio cuore si chiudeva nella sua gelosa custodia. Un silenzio esteriore, che mi sottraeva ai rumori, alle distrazioni e alle vicende che si svolgevano attorno, per raccogliermi nella perfetta accettazione del volere di Dio, che cercavo di compiere attraverso il mio umile e comune modo di vivere. Così il silenzio nascondeva il grande disegno del Padre e, quando esso mi fu manifestato, ancora con il silenzio dovetti gelosamente custodirlo nel cuore. Il mio assenso materno fu perciò invisibile e segreto, poiché solo il Padre lo attese e lo accolse. Il mio “sì” sbocciò dal cuore anche come frutto di tanta preghiera. Ormai la mia vita era tutta un incontro d’amore col Padre, il quale, nel segreto, mi manifestava sempre più l’arcano disegno del Verbo, che si sarebbe poi fatto carne nel mio seno verginale. Comprendevo il vero senso della Divina Scrittura ed ogni cosa mi appariva più chiara, di ciò a cui ero chiamata. Dovevo dispormi a donare la mia carne e il mio sangue al Verbo del Padre, che nel mio seno si sarebbe incarnato per offrirsi sulla Croce in segno di salvezza per tutti. Così il mio “sì” fu anche perfetto assenso al patire, poiché in quel momento accolsi nel mio seno verginale tutto il patire del Figlio. Con l’anima vidi le ferite delle sue mani e dei suoi piccoli piedi ancora prima che nascesse; e l’orribile squarcio del Cuore, prima di sentire il suo battito; e lo vidi disteso sulla Croce, ancora prima di contemplarlo neonato in una culla. Figli prediletti, oggi contemplate la vostra Mamma Celeste nel momento in cui dice il Suo “sì” al Volere del Padre. Ora anche voi siete chiamati a ripeterlo, perché il disegno del Padre su di voi si possa compiere. Accolgo nel mio Cuore Immacolato il vostro “sì”, che oggi tutti voi pronunciate. Questo “sì” deve fiorire in voi come frutto di tanto silenzio. Conservate nel cuore la Parola del Padre; custodite nel segreto dell’anima il disegno che la Madre vi svela. Sottraetevi ai rumori chiassosi del mondo. Difendetevi da questa ondata di parole e di immagini, che tutto travolge e contamina. Ormai quasi nessuno sa custodire questo interiore silenzio; ed è così che il mio Avversario riesce a sedurvi ed a violare i cuori e le anime. Dite il vostro “sì” perché il Volere del Padre si compia. Per questo siete chiamati a penetrare sempre più nei suoi stessi segreti. Voi lo fate con la vostra preghiera, che vi porta a comunicare con Dio. Così voi potete diventare oggi la voce stessa di Dio, la sua parola vissuta. Gesù solo questo domanda, nel momento attuale, ai suoi Sacerdoti, mentre da molti di loro è tradito, abusando delle sue stesse divine parole. Dite con Me il vostro “sì” alla Croce, figli miei prediletti, poiché anche per voi sono giunte le ore della passione e del Calvario. Come nel mio seno verginale ho accolto il Verbo del Padre, così oggi racchiudo ciascuno di voi nel mio Cuore Immacolato, mentre vi contemplo già nel momento della vostra offerta riparatrice. Il vostro “sì”, miei piccoli bambini, nel “sì” che la vostra Mamma Celeste perennemente ripete con gioia al suo Dio. Allora anche su di voi il Volere del Padre potrà compiersi, e il mio Cuore Immacolato diventerà l’altare su cui sarete immolati per la salvezza del mondo».

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