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22 maggio 1983. Festa della Pentecoste. Cieli nuovi e nuova terra.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1983

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22 maggio 1983. Festa della Pentecoste. Cieli nuovi e nuova terra.

«Tutto sta per compiersi, figli prediletti, che da tanto tempo ho chiamato a entrare nel mio Rifugio, per assecondare il mio disegno di salvezza e di misericordia. Per questo vi raccolgo nel Cenacolo del mio Cuore, per formarvi con Me alla vita di preghiera, all’amore scambievole, alla donazione, alla santità. In questo nuovo Cenacolo, insieme invochiamo il dono dello Spirito Santo che, dal Padre e dal Figlio, attraverso la mia intercessione materna, ancora oggi vuole riversarsi in pienezza sulla Chiesa sofferente e sull’umanità avvolta dalle tenebre. Sotto l’influsso della Sua potente opera di Amore, il deserto di questo mondo potrà essere interamente rinnovato da una immensa rugiada di grazia e trasformarsi così in quel giardino di vita e di bellezza, in cui Dio possa ancora riflettersi compiaciuto. Donaci, o Spirito di Amore, cieli nuovi e nuova terra, dove la Santissima Trinità venga amata e glorificata; dove gli uomini possano vivere insieme come in una sola, grande famiglia; dove siano del tutto guarite le piaghe dell’egoismo e dell’odio, dell’impurità e dell’ingiustizia. Donaci, o Spirito di Amore, una Chiesa rinnovata dalla forza irresistibile della tua divina azione che raddrizza ciò che è storto, piega ciò che è rigido, sana ciò che è ferito, irriga ciò che è arido e apre ciò che è chiuso. Donaci, o Spirito di Amore, una Chiesa fedele al Vangelo, annunciatrice della verità e risplendente di grande santità. Donaci, o Spirito di Amore, una Chiesa umile, evangelica, povera, casta e misericordiosa. Con il tuo divino fuoco brucia ciò che in Essa vi è di imperfetto; rendila spoglia di tanti mezzi umani di potere; liberala dal compromesso con il mondo in cui vive e che Essa deve salvare; fa’ che dalla sua purificazione esca completamente rinnovata, sempre più bella, senza macchia e senza rughe, a imitazione di Maria sua Madre Immacolata e tua Sposa amatissima. Soltanto nel trionfo del mio Cuore Immacolato, il compito che ho affidato al mio Movimento Sacerdotale sarà pienamente compiuto».

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