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2 febbraio 1982. Festa della Presentazione al Tempio di Gesù Bambino. Luce di amore e di speranza.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1982

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2 febbraio 1982. Festa della Presentazione al Tempio di Gesù Bambino. Luce di amore e di speranza.

«Oggi vi raccolgo tutti sull’Altare del mio Cuore Immacolato, figli prediletti sparsi in ogni parte del mondo, e vi presento con amore e con gioia al Tempio del Signore. Qui venite offerti alla Sua gloria. Qui venite immolati per la salvezza di tutti. Da quanto tempo vi ho chiamati a rispondere al mio disegno di amore! Nel momento in cui i cuori degli uomini sono chiusi dal gelo dell’egoismo sfrenato, dell’odio, della violenza, della incapacità di amare, Io voglio fare risplendere, attraverso di voi, la luce del mio amore materno. Voi, miei bambini, venite da Me offerti al Signore, per diffondere ovunque questa Luce. Amate sempre più, con la mia stessa tenerezza di Madre, tutti i miei figli. Fra essi siate buoni e misericordiosi, soprattutto con coloro che si perdono, che sono lontani da Dio, che sono vittime spesso inconsapevoli del peccato e del male, della corruzione e della violenza. Mai come in questi tempi, attraverso di voi, voglio aiutare e salvare tutti i miei poveri figli peccatori, che sono esposti ai pericoli di perdersi. Qui venite anche immolati alla perfetta glorificazione di Dio. Questo mondo conosce una tale ribellione a Dio, quale non ha mai conosciuto nel corso della sua storia. Corre il pericolo di distruggersi, minacciato dalla rovina e dalla morte. Figli prediletti, lasciatevi offrire sull’altare del Signore, come docili e mansueti agnelli, per la salvezza del mondo. Per questo vi porto oggi tutti nel Tempio del Signore per donarvi, come un inno di perfetta glorificazione, alla Santissima Trinità. Le vostre piccole voci diventeranno forti come il fragore di un uragano, ed unite al potente grido di vittoria delle schiere angeliche e dei santi, percorreranno il mondo intero per proclamare in ogni parte: “Chi come Dio? Chi come Dio?” . Siete chiamati a vivere sofferenze e dolori senza numero. Oggi, attraverso di voi, voglio incoraggiare e consolare i miei figli. Nel momento della grande tempesta la Mamma vuole raccogliere fra le sue braccia i suoi bambini, perché siano consolati. Insieme passeremo le ore angosciose della purificazione; insieme pregheremo, soffriremo e confideremo nella misericordia del Padre. Insieme saremo provati; insieme saremo anche consolati. Per questo oggi, attraverso di voi, figli prediletti, voglio diffondere nel mondo la luce della speranza, della fiducia in Dio e della mia materna consolazione».

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