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19 novembre 1974. L’altare su cui si immoleranno.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1974

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19 novembre 1974. L’altare su cui si immoleranno.

«Eppure come ti sto lavorando e trasformando, figlio mio! Non ti accorgi ormai come Io completamento viva ed agisca in te? Questa è una cosa un po’ difficile da comprendere da voi, miei figli, ma è una realtà. 

In un Sacerdote che si è consacrato al mio Cuore Immacolato sono Io che vivo, opero, soffro, prego e agisco.

Prendi come esempio la tua vita: gli altri, dall’esterno, diranno: “Come è cambiato, non sembra più lui!”. Ma tu, non ti senti veramente un altro? I gusti, i desideri, le aspirazioni, persino i tuoi interessi più profondi come sono mutati! Considera quanto una volta bramavi riuscire, ora pare che ti pesi persino la vita; come facevi progetti e disegni per il domani, ora ti pare che del futuro nulla ti interessi. Quanto, anche inconsciamente, cercavi te stesso! Ora sta veramente cambiando qualcosa: sono Io che vivo e opero in te.

Il tuo cuore batte dei miei palpiti; la tua mente segue i miei pensieri; le tue parole ripetono la mia voce; le tue mani rinnovano i miei gesti: tu sei come rinato in Me, ed Io rivivo veramente in te. 

Oh! Così con uno, così con tutti i Sacerdoti del mio Movimento. Tutti bimbi nutriti, baciati, accarezzati e cullati da Me: perché Io possa adagiarli tutti con tanto amore sul legno della loro croce.  Io li devo preparare a questo ineffabile e doloroso momento: dovranno come mio Figlio Gesù essere immolati sulla croce per la salvezza del mondo. Si affidino perciò a Me come bambini: il Cuore della loro Mamma sarà l’altare su cui si immoleranno, vittime gradite a Dio, per il suo trionfo».

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