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17 gennaio 1974. Cenacoli di vita con Me.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1974

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17 gennaio 1974. Cenacoli di vita con Me.

«”Quando due o più sono uniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro”, così ha detto mio Figlio Gesù. Quando due o più Sacerdoti del mio Movimento sono uniti per Me, anch’Io sono in mezzo a loro. Io stessa con loro e in loro mi manifesto, soprattutto quando questi Sacerdoti sono uniti nella preghiera. 

Perciò è necessario che i Sacerdoti del mio Movimento incomincino ad incontrarsi, a radunarsi. Non è necessario che siano raduni numerosi: anche in due o tre possono bastare. Questi incontri devono formare dei veri e propri Cenacoli. Ora che il mio Movimento Sacerdotale si sta ovunque diffondendo, questi Cenacoli devono moltiplicarsi. Nulla necessita di organizzato: tutto sia semplice, spontaneo, silenzioso, fraterno.

Dove due o più Sacerdoti del mio Movimento si incontrano per Me, lì c’è il Cenacolo. Nel Cenacolo c’erano gli Apostoli con Maria, Madre di Gesù. In questi Cenacoli voglio riuniti i Sacerdoti del mio Movimento con Me, la Mamma di Gesù e madre specialissima per loro. 

Perché li voglio uniti, in cenacoli, con Me? 

Per stare con Me: perché Io stessa li possa nutrire e formare, farli crescere nella perfetta consacrazione verso di Me; perché veramente siano solo miei Sacerdoti e in loro e per loro ancora Io mi possa manifestare. 

Per pregare soprattutto con Me: quando i miei Sacerdoti pregano, uniti fra loro e con Me, quale efficacia ha la loro preghiera! Perché allora sono Io stessa che in loro adempio al mio compito materno d’ intercedere presso Dio per tutti i miei figli. Uniti fra loro e con Me nella celebrazione della Santa Messa, nella recita della Liturgia delle Ore, nel pregare col Santo Rosario: questa è la mia preghiera.

Il Rosario è l’arma che Io do a questi miei figli per combattere le prossime grandi battaglie che li attendono. 

Per volersi bene e vivere nella vera fraternità in compagnia della Mamma. È necessario oggi che i miei Sacerdoti si conoscano, si aiutino, si vogliano veramente bene, siano come fratelli riuniti dalla Mamma. C’è troppa solitudine, c’è troppo abbandono oggi per i miei Sacerdoti! Non li voglio soli: si aiutino, si amino, si sentano e siano veramente tutti fratelli. 

Per attendere i momenti decisivi che sempre più si approssimano. È vicino il tempo in cui dei miei poveri figli Sacerdoti, ingannati e sedotti da Satana, usciranno allo scoperto per mettersi contro mio Figlio, Me stessa, la Chiesa e il Vangelo. Allora la schiera dei miei Sacerdoti, da Me preparati e guidati, dovrà uscire allo scoperto per proclamare con coraggio e davanti a tutti la Divinità di mio Figlio, la realtà di tutti i miei privilegi, la necessità della Chiesa gerarchica unita con, e sotto il Papa, e tutte le verità contenute nel Vangelo. 

Molti Sacerdoti, incerti e quasi sopraffatti dalla tempesta, seguiranno il vostro esempio e torneranno sulla strada della salvezza.

Per ora preparatevi con Me nell’attesa. Siano i vostri incontri veri Cenacoli di vita con Me, di preghiera, di fraternità, di attesa».

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