Home

14 giugno 1980. Festa del Cuore Immacolato di Maria. Un fiume di acque.

MESSAGGI DON STEFANO GOBBI 1980

Salva in Preferiti / Segnalibro
ClosePlease loginn

Non ancora registrato? Fallo ora!

14 giugno 1980. Festa del Cuore Immacolato di Maria. Un fiume di acque.

«Figli prediletti, oggi è la vostra festa, perché è la festa del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, a cui vi siete consacrati. Passatela nel raccoglimento, nella preghiera, nel silenzio, nella fiducia. Ormai ho impresso il mio segno sulla fronte di ciascuno di voi. Il mio Avversario non può più nulla contro coloro che sono stati segnati dalla Mamma Celeste. La stella dell’Abisso perseguiterà i miei figli, perciò essi saranno chiamati a sofferenze sempre più grandi; molti dovranno offrire anche la propria vita. Sarà con il loro sacrificio di amore e di dolore che Io potrò ottenere la mia più grande vittoria. Sono la Donna vestita di sole. Sono nell’intimo della Trinità Divina. Finché non sarò riconosciuta là dove mi ha voluto la Santissima Trinità, Io non potrò esercitare pienamente il mio potere, nella materna opera di corredenzione e di universale mediazione di grazie. Per questo, mentre la battaglia tra Me e il mio Avversario entrava nella sua fase decisiva, egli ha tentato con ogni mezzo di oscurare la missione della vostra Mamma Celeste. Il Dragone rosso, per riuscire a dominare la terra, si è messo a perseguitare anzitutto la Donna vestita di sole. E dalla sua bocca il serpente ha gettato dietro alla Donna un fiume di acque, per sommergerla e farla trascinare via. Che cos’è questo fiume di acque se non l’insieme di quelle nuove teorie teologiche, con cui si è tentato di far discendere la vostra Madre Celeste dal luogo ove l’ha posta la Trinità Santissima? Si è così potuto arrivare ad oscurarmi nell’anima, nella vita e nella pietà di tanti miei figli; si è persino giunti a negare parte di quei privilegi con cui sono stata adornata dal mio Signore. Per sfuggire a questo grande fiume di acque, furono date alla Donna le “ali della grande aquila” e così Ella ha potuto trovare il suo posto nel deserto. Che cos’è il deserto se non un luogo nascosto, silenzioso, appartato ed arido? Il luogo nascosto, silenzioso, inaridito da tante lotte e da tante ferite, in cui la Donna trova ora il suo posto, è l’anima e il cuore dei miei figli prediletti e di tutti coloro che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato. Compio i più grandi prodigi nel deserto in cui mi trovo. Li compio nel silenzio, nel nascondimento per trasformare l’anima e la vita di quei miei figli che si sono completamente a Me affidati. Così ogni giorno faccio fiorire il loro deserto nel mio giardino, dove Io posso ancora esercitare pienamente la mia Opera e dove la Santissima Trinità può ricevere gloria perfetta. Figli, lasciatevi trasformare dalla mia potente azione di Madre, mediatrice di grazie e Corredentrice. Non temete, perché, nel deserto del vostro cuore, Io mi sono rifugiata e ho posto la mia abituale dimora. Vivete nella gioia e nella fiducia, poiché siete stati da Me segnati col sigillo e siete entrati a far parte della mia proprietà. Oggi accolgo i vostri piccoli cuori nel Cuore immenso, Immacolato e Addolorato della vostra Mamma Celeste, che vi guarda con compiacenza e vi benedice col Papa, il mio primo figlio prediletto, che tanta luce dona a tutta la Chiesa».

Salva in Preferiti / Segnalibro
ClosePlease loginn

Non ancora registrato? Fallo ora!

image_pdfimage_print
Radio Verbum TV